La Borsa di Milano segue le Piazze europee e Wall Street e chiude peggio delle altre sui timori che la Fed si prenda più tempo e non tagli i tassi a giugno. E' probabile che, invece, segua la tempistica la Bce mentre in Germania, l'inflazione è calata al 2,2% a marzo. Sul Ftse Mib (-1,22% a 34.235 punti), è finita sotto pressione in particolare Azimut (-4,7%) che ha in pancia una nuova banca digitale che sarà il frutto dello scorporo di una parte della rete. Vendite poi su Cucinelli (-3,9%) e Diasorin (-3,7%). Male poi Stellantis (-3,3%) che a mercati chiusi ha indicato vendite in calo a marzo in Italia. Flessione per Tim (-1,6%) nel giorno dell'incontro a Palazzo Chigi sul golden power a cui non si è presentata Vivendi che ha giustificato la sua assenza con una lettera. Sul versante opposto il buon passo del petrolio, ai massimi da fine ottobre, spinge Eni (+2,61%) e Saipem (+1,86%). Tra gli altri acquisti su Iveco (+1,92%), Unipol (+1,21%) e i bancari Banco Bpm (+1,07%) e Popolare Sondrio (+0,94%)
Giovedì 7 Novembre 2024
Ultima oraBorsa: Milano in rosso con l'Europa, giù Azimut e Cucinelli