Borse europee all'insegna della debolezza con l'inflazione che, in Germania, a marzo ha rallentato al 2,2%. Si conferma poi la tensione sui titoli di Stato con i rendimenti che si allargano (+12 punti base per quelli italiani, tedeschi e francesi) sui timori di un rinvio dei tagli della Fed. Il presidente Jerome Powell, che parlerà domani, lo aveva già ventilato prima di Pasqua. Milano cede lo 0,3% (Ftse Mib 34.646 punti) con Cucinelli (-3,3%), Diasorin (-3%) e Azimut (-2,2%) tra i più venduti. Sempre di buon passo l'energia con Eni (+3,2%) e Saipem (+3%) sul rialzo del settore con il petrolio che sale (wti sopra 85 dollari al barile e brent verso 89 dollari). Acquisti su Iveco (+2,2%) e Banco Bpm (+1,6%). Poco mossa Tim (-0,2%) nel giorno dell'incontro tra i vertici della società e del suo azionista Vivendi con il Comitato per il golden power. Tra le altre Piazze Francoforte perde lo 0,4%, Parigi lo 0,35%. Londra tiene a +0,11%. Lo spread tra Btp e Bund resta piatto a 142 punti. Sul fronte delle commodity il gas cede il 2,85% a 26,6 euro al megawattora. Infine per i cambi l'euro si rafforza sul dollaro con cui scambia a 1,0756.
Venerdì 8 Novembre 2024
Ultima oraBorsa: l'Europa si muove debole, spread stabile a 142 punti