Borse europee fiacche a differenza dei listini Usa (Dow Jones +033%, e Nasdaq +0,1%) nel giorno dell'inflazione dell'Eurozona, salita al 2,3% come da stime. Il dato, secondo quanto emerge dalle sale operative, non fa temere un ripensamento della Bce sui tassi, con un nuovo taglio atteso in dicembre. Francoforte (+0,5%) è la migliore, deboli Madrid (-0,4%), Milano e Londra (-0,1% entrambe), quasi ferma Parigi (+0,05%). In rialzo il greggio (Wti +0,74% a 69,23 dollari al barile) e il gas naturale (+1,75% a 47,5 euro al MWh), mentre appaiono contrastati l'oro (+0,58% a 2.662,84 dollari l'oncia) e l'acciaio (-0,72% a 3.304 dollari la tonnellata). Si conferma sui massimi di sempre il caffè arabica (-0,6% a 3,21 dollari la libbra). In calo a 121 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 3,5 punti al 3,31% e quello tedesco di 2,3 punti al 2,1%). Stabile il dollaro a oltre 0,94 euro e poco sotto le 0,79 sterline. Le vendite interessano i produttori di alcolici Pernod (-1,8%), Diagreo (-1,2%) e Campari (-0,6%), per i dazi cinesi. In calo anche i bancari Santander (-1,6%), Mediobanca (-1,36%) e Popolare Sondrio (-1,04%), più caute Unicredit (-0,14%) e Intesa (-0,12%), in lieve rialzo invece Commerzbank (+0,14%) e Credit Agricole (+0,2%). Acquisti sui produttori di semiconduttori Be ed Infineon (+0,9% entrambe), più cauta invece Stm (+0,46%). In campo automobilistico cede Volkswagen (-0,77%) e Volvo (-0,4%), fiacca Mercedes (-0,2%), tengono Stellantis (+0,1%) e Ferrari (+0,12%), sale invece Renault (+0,88%). In ordine sparso i petroliferi TotalEnergies (+0,74%), Shell (+0,08%), Bp (-0,16%) ed Eni (-0,25%).
Venerdì 29 Novembre 2024
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