
L'emendamento di FdI al decreto bollette prevede il bonus elettrodomestici come sconto in fattura, eliminando il click day e modificando le regole di efficienza energetica.
Il bonus elettrodomestici non con click day, ma sotto forma di sconto in fattura. E' l'obiettivo di un emendamento di FdI al decreto bollette che modifica le norme sul nuovo contributo introdotte dalla legge di bilancio, togliendo anche il riferimento alla nuova classe energetica B come soglia minima di efficienza per l'acquisto.
La proposta di modifica rinvia l'individuazione della classe energetica al decreto del Mimit, di concerto col Mef, con criteri, modalità e termini di erogazione del contributo, che avrebbe dovuto essere emanato entro febbraio. L'elettrodomestico, si legge nel testo, deve essere "prodotto in uno stabilimento collocato nel territorio dell'Unione europea" e l'acquisto deve avvenire con "il corrispondente smaltimento dell'elettrodomestico sostituito" purché "di classe energetica inferiore a quella di nuovo acquisto".
L'emendamento prevede inoltre che il contributo sia "riconosciuto all'utente finale sotto forma di sconto in fattura" e che il venditore recuperi lo sconto "mediante credito d'imposta fruibile esclusivamente in compensazione". Infine si stabilisce che la gestione del contributo venga "operata mediante la piattaforma informatica, gestita da PagoPA" e che le attività istruttorie, di verifica e controllo vengano "svolte da Invitalia".
Il bonus introdotto per quest'anno può arrivare fino al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico e comunque per un importo non superiore a 100 euro per ciascun elettrodomestico, elevato a 200 euro se il nucleo familiare dell'acquirente ha Isee inferiore a 25.000 euro annui. Il contributo è fruibile per l'acquisto di un solo elettrodomestico. Per il bonus la dotazione disponibile per quest'anno è di 50 milioni.