
Banco Bpm risponde alle critiche di Unicredit sull'offerta per Anima, sottolineando la solidità del suo piano e il mantenimento del Cet1 ratio oltre il 13%.
Banco Bpm contrattacca e sfida Unicredit. Piazza Meda replica ai rilievi mossi dal gruppo guidato di Andrea Orcel ribadendo l'intenzione di andare avanti sull'offerta per Anima. Allo stesso tempo sottolinea che l'istituto di Piazza Gae Aulenti nella sua di ops considera un corrispettivo che non include il valore della Sgr. Per cui, in caso di rilancio, dovrà tenere presente, oltre a questo aspetto, anche tutte una serie "di altre iniziative e avvenimenti" tra cui l'investimento in Mps e i risultati del terzo trimestre del 2024.
La banca che ha capo Giuseppe Castagna non molla e definisce quelle di Unicredit "mere supposizioni", sottolineando che "insinua dei dubbi sulla valenza dell'offerta su Anima e sul ritorno dell'investimento". Ma anche che si "limita a richiamare le condizioni di efficacia poste" dalla sua offerta che sono "ben note al mercato", senza però chiarire "la propria posizione" sulla sua "effettiva rinuncia in caso di approvazione dell'assemblea" di Piazza Meda "o all'eventuale rilancio dell'ops".
Bpm risponde anche sul Danish Compromise, cioè lo sconto sull'uso del capitale. L'istituto ribadisce che manterrà un Cet1 ratio superiore al 13%.