L'Italia è prima nella Ue per riciclo dei rifiuti solidi (urbani e speciali), con l'85% del totale, seguita dal Belgio. Lo scrive Assoambiente, l'associazione delle imrpese del riciclo e dell'igiene urbana, nel rapporto "Misurare la circolarità nei paesi Ue", presentato alla fiera dell'economia circolare Ecomondo a Rimini. Per quanto riguarda i soli rifiuti urbani, nel 2021 (ultimi dati Eurostat) l'Italia ha raggiunto quota 51,9% di riciclato, superando il target del 50% previsto al 2020, contro un tasso medio di riciclo dei rifiuti urbani in Europa del 48,7%. In questa graduatoria, l'Italia si colloca all'ottavo posto, dopo la Germania (67,8%), l'Austria (62,5%), la Slovenia (60,8%), i Paesi Bassi (57,8%), la Danimarca (57,6%), il Belgio (55,5%), il Lussemburgo (55,3%). L'Italia nel 2022 si colloca al quarto posto nella classifica europea dell'indice di circolarità (la quota di materiale riciclato reintrodotto nelle produzioni industriali), con il 18,7% (era al 5,8% nel 2004). Sta dietro ai Paesi Bassi (27,5%), al Belgio (22,2%) e alla Francia (19,3%). L'indice di circolarità tiene conto non solo dal tasso di riciclo dei rifiuti, ma comprende anche i combustibili fossili usati e il materiale stoccato in manufatti e beni. Nel 2023 l'Italia si è collocata al secondo posto in Europa per l'indice di produttività nell'uso di risorse, il rapporto fra il prodotto interno lordo e il consumo di materiale, con un indice di 4,3 euro per chilo, dietro ai Paesi Bassi con 5,8. "L'analisi Assoambiente - osserva il presidente dell'associazione, Chicco Testa - evidenzia come il nostro Paese sia oggi al vertice in Europa per livello di circolarità e nel raggiungimento dei target fissati, sempre ben oltre la media europea, con punte di eccellenza per quanto concerne l'effettivo riciclo dei rifiuti urbani e speciali".
Martedì 5 Novembre 2024
Ultima oraAssoambiente, Italia prima in Ue per riciclo rifiuti solidi