Mercoledì 18 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Anseb (aziende buoni pasto), 'no a misure protezionistiche'

Norma in Dl Concorrenza, "minare mercato, pesa sui lavoratori"

Norma in Dl Concorrenza, "minare mercato, pesa sui lavoratori"

Norma in Dl Concorrenza, "minare mercato, pesa sui lavoratori"

L'Anseb, l'associazione delle società che emittono buoni pasto, evidenzia che "l'introduzione anche nel settore privato di un tetto del 5% alle commissioni pagate dai commercianti agli emittenti di buoni pasto, la cui discussione si apre domani, potrebbe avere conseguenze drammatiche sulla concorrenza, sul settore e anche per i lavoratori". Lo sottolinea il presidente, Matteo Orlandini. La stessa misura introdotta nel 2022 per i contratti nel settore pubblico - indica l'associazione, con una nota - ha portato a un aumento dei costi dei buoni pasto per la pubblica amministrazione pari a circa 100 milioni di euro; La stessa cosa potrebbe succedere nel settore privato dove le aziende riscontrerebbero maggiori costi per almeno un 6% (differenziale tra l'attuale media commissionale dell'11%, calcolata da Fipe, e le future medie), per un importo stimabile in 180 milioni annui, pari a 153 euro l'anno per lavoratore. "Questa misura - dice Orlandini - indebolirebbe uno strumento prezioso di welfare per i lavoratori e minerebbe un mercato da 4 miliardi di euro, cresciuto negli ultimi anni sia in termini di digitalizzazione, sia di quantità di operatori attivi nell'offerta di prodotti di welfare a prezzi di mercato. Vogliamo continuare ad operare in un mercato libero, per questo diciamo no a misure protezionistiche. Apriamo a una nuova stagione di contrattazione tra privati anche, e soprattutto, a difesa degli interessi dei piccoli esercizi pubblici. Se questa non fosse l'intenzione, almeno si rivedano i tempi di introduzione della misura senza far saltare gli accordi con 150 mila aziende e 170 mila esercenti, obbligando a mettere mano a oltre 300 mila contratti con immediate conseguenze sulla fruibilità dei buoni pasto".