Martedì 16 Luglio 2024

Accisa mobile, Faib, il bonus carburante non basta

Il presidente di Faib Confesercenti, Giuseppe Sperduto, propone un bonus carburante per le famiglie meno abbienti e l'attivazione del meccanismo dell'accisa mobile per raffreddare gli aumenti dei prezzi. Per la Faib è necessaria una profonda riforma del settore con nuove regole e risorse, controllo e affermazione dei diritti contrattuali.

Faib, il bonus carburante non basta, serve l'accisa mobile

Faib, il bonus carburante non basta, serve l'accisa mobile

"Prevedere un bonus carburante per le famiglie meno abbienti è senz'altro giusto, ma lo riteniamo insufficiente. Come Faib riteniamo quantomeno opportuno attivare il meccanismo dell'accisa mobile in relazione alle maggiori entrate dell'Iva, per raffreddare gli aumenti che hanno collocato il prezzo medio nazionale in self oltre le soglie dei 2 euro per litro". Lo ha detto il presidente di Faib Confesercenti, Giuseppe Sperduto, l'associazione di categoria dei benzinai, all'assemblea oggi a Roma per il 60/o anniversario di fondazione. "Il cartello del prezzo medio regionale - ha proseguito Sperduto - che quotidianamente continueremo ad aggiornare sui nostri impianti non serve certo a contenere il prezzo della speculazione, che, come dimostrato, non si determina a valle sui distributori. È in sede internazionale che il prezzo viene gonfiato da manovre speculative dei mercati finanziari o da scelte indotte dai paesi produttori. Il problema comunque rimane sulle spalle dei gestori - ha aggiunto Sperduto - che, seppure siano state alleggerite le sanzioni, per un semplice errore o ritardo di comunicazione vengono sanzionati e classificati dalle autorità di controllo come fosse stata messa in atto una vera e propria frode commerciale". I benzinai, ha concluso il presidente della Faib, "devono far fronte ad una transizione energetica in chiave ambientale che, seppure con un approccio europeo neutrale, segna la fine delle certezze che hanno garantito sistemi industriali strutturatisi lungo un secolo. Per la Faib non c'è tempo da perdere: occorre varare una profonda riforma del settore. Occorrono senz'altro nuove regole e risorse, ma anche il controllo e l'affermazione dei diritti contrattuali contro le illegalità".