Via libera alla nuova Politica Agricola Comune, la cosiddetta Pac. Il testo, riveduto e corretto dopo le proteste dei coltivatori, è stato approvato ieri ai Bruxelles dai rappresentanti dei Ventisette. Ma la decisione non è stata sufficiente a fermare i trattori che ieri hanno di nuovo invaso le strade di Bruxelles, lanciando petardi e letame, bruciando copertoni e balle di fieno, a pochi passi dalla sede dove erano riuniti i ministri dell’Agricoltura dell’Ue. Eppure la nuova versione della Pac accoglie molte delle proposte arrivate dal mondo verde. E non a caso, ieri, l’approvazione è stata accolta con favore della Coldiretti e benedetta dal governo italiano, che si è intestato una buona parte delle modifiche. Le novità, in effetti, non mancano. Sono stati ridotti gli oneri amministrativi e prevista una maggiore flessibilità nel rispetto dei vincoli ambientali. Il tutto condito con una lunga serie di esenzioni e incentivi sugli obblighi di maggese, rotazione delle colture e copertura del suolo necessari a ricevere i fondi Ue. Previste anche deroghe temporanee in caso di siccità e inondazioni. Gli Stati membri avranno maggiore flessibilità nel decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, sulla base delle specificità nazionali e regionali. Soddisfatto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: "Revisione fortemente voluta dal nostro governo, che permetterà all’Europa di avere un’agricoltura più giusta e più rispettosa del ruolo dell’agricoltore".
Antonio Troise