Fumata bianca a Bruxelles sulle quote pesca nel Mediterraneo per il 2025. I ventisette ministri Ue hanno concordato un meccanismo di compensazione che accoglie le richieste di Roma, Madrid e Parigi di proteggere le proprie marinerie dai tagli dei giorni di attività previsti dall’Ue sulla pesca a strascico. L’accordo è arrivato nella notte tra martedì e mercoledì dopo due giornate di intensi negoziati al Consiglio Agrifish a Bruxelles. Italia, Spagna e Francia hanno strappato la possibilità di mantenere, anche nel prossimo anno, gli stessi giorni di pesca del 2024 tramite l’attuazione di alcune misure (12 in tutto) mirante a garantire un equilibrio tra stock ittici a livelli sostenibili e la salvaguardia della redditività del comparto.
Gli interessi dell’Italia "sono stati difesi con fermezza, dimostrando l’efficacia della strategia negoziale adottata", ha esultato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, parlando di "vittoria storica" con "le ragioni italiane che sono state fatte valere in Europa, garantendo stabilità e prospettive di crescita a un comparto essenziale per l’economia". Secondo il testo dell’accordo, i giorni di pesca a strascico vengono comunque ridotti del 66% nelle acque spagnole e francesi. Allo stesso modo, i limiti di cattura per il gambero blu e rosso scendono rispettivamente del 10% e del 6%. Ma per "neutralizzare" una proposta della Commissione considerata "inaccettabile" dal ministro spagnolo Luis Planas, i Paesi potranno recuperare il numero di giorni di pesca tagliati se si impegnano ad adottare misure di compensazione stabilite da Bruxelles.