Anche nel 2023 chi vuole ristrutturare la casa o effettuare lavori per migliorarne l’efficienza energetica potrà usufruire di alcuni bonus. Alcune detrazioni e agevolazioni già esistenti hanno subìto modifiche, ma i loro vantaggi sono sempre considerevoli. Un’abitazione più efficiente dal punto di vista energetico permette di risparmiare sull’utilizzodi materie prime inquinanti e oggi molto care, cioè il gas e la corrente elettrica. Oltre a un risparmio economico, il beneficio dell’efficienza energetica è un maggior comfort. Una casa più efficiente comporta una spesa iniziale che sarà poi recuperata tramite rimborsi o detrazioni fiscali e con una minore spesa per viverci.
Superbonus, governo impone stop a sconto in fattura e cessione del credito. Ecco le novità
Elenco dei bonus e alcune informazioni
I bonus sono molteplici e alcuni, ad esempio l’ecobonus, comprendono interventi diversi: in alcuni casi un condominio può usufruire di agevolazioni di cui non può usufruire una casa unifamiliare. È necessario informarsi in modo dettagliato per usufruire al meglio di queste detrazioni. Ditte altamente qualificate, oltre a svolgere un buon lavoro, forniscono la documentazione necessaria per richiederle. Va ricordato che la cessione del credito da mesi sta creando problemi a condòmini, amministratori di condominio, imprese edili. Con la cessione del credito il committente dei lavori ottiene dall’impresa edile uno sconto in fattura. L’importo dello sconto corrisponde al totale della detrazione; tale somma viene ceduta dall’impresa edile a un terzo ente, cioè una banca o un intermediario finanziario.
In pratica il proprietario di un immobile, invece di chiedere detrazioni fiscali, ottiene dalla ditta incaricata dei lavori uno sconto di importo pari a quello delle detrazioni, ma questo può portare a una mancanza di liquidità da parte delle imprese. La conseguenza sarebbe il rallentamento o l’interruzione dei lavori. Per capire il funzionamento delle detrazioni si può prendere ad esempio il bonus casa. Con un tetto massimo di 96mila euro, iva inclusa, e aliquota al 50%, permette di ottenere fino a 48mila euro di detrazioni. In questo caso sarà quindi possibile ricevere un rimborso, sotto forma di detrazioni fiscali, in 10 rate annuali dell’importo di 4.800 euro.
- Bonus casa: permette di compiere interventi di manutenzione straordinaria in caso di edifici unifamiliari, e interventi di manutenzione ordinaria in caso di condomìni. L’aliquota è al 50% e il tetto massimo è di 96mila euro.
- Bonus mobili: permette di usufruire di una detrazione del 50% per l’acquisto di grandi elettromestici, a condizione che siano di classe energetica A, e di arredi. Si usufruisce della detrazione solo se l’acquisto è legato alla ristrutturazione di immobili. Il tetto massimo è stato portato a 8mila euro.
- Ecobonus: comprende tutti quegli interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione come: - la sostituzione di una caldaia con una di classe energetica A; - l’installazione di termovalvole; - opere di domotica finalizzate al risparmio energetico; - l’installazione di tende da esterno e sistemi oscuranti, ad esempio veneziane, persiane, avvolgibili. Necessaria, d’ora in poi, la comunicazione preventiva ad ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile; - la sostituzione di porte e infissi; - l’installazione o il potenziamento di impianti fotovoltaici e acquisto di nuove batterie. L’aliquota dell’ecobonus è al 65% o al 50% a seconda degli interventi.
- Sismabonus: si tratta di una detrazione fiscale per lavori di adeguamento antisismico. L’ammontare della detrazione dipende dal tipo di intervento svolto e dal rischio sismico della zona in cui cui viene effettuato. La zona 4, che comprende Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, è considerata a basso rischio e non rientra in quelle in cui è possibile beneficiare di questo bonus. Possono usufruire del sismabonus sia privati che società. La detrazione viene calcolata su un massimo di 96mila euro e l’aliquota, che varia in base agli interventi svolti, andrà diminuendo anno dopo anno, come nel caso del Superbonus. - Superbonus: conosciuto anche come Bonus 110, si tratta del bonus edilizio che ha subìto più modifiche. L’aliquota nel 2023 passa da 110% a 90%. Progressivamente si arriverà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Se per i condomìni le modifiche non sono consistenti, per le case unifamiliari sono stati fissati dei parametri precisi: - i lavori devono essere iniziati a gennaio 2023; - l’intervento deve essere effettuato sull’abitazione principale, cioè quella in cui si ha residenza o dimora abituale; - è necessario essere proprietari o titolari di un diritto reale sull’immobile. Non si può usufruire del superbonus se la casa è in affitto; - avere un reddito non superiore a 15mila euro. Le modifiche al Superbonus che riguardano le case unifamiliari dipendono dal fatto che finora è stato utilizzato quasi solo da persone abbienti. - Bonus idrico: conosciuto anche come bonus rubinetti, si tratta di un rimborso fino a 1000 euro per interventi di efficientamento dei consumi idrici. Prevede quindi la sostituzione di vasi sanitari (cioè i water) e rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi che consumino una minor quantità d’acqua. - Bonus verde: si tratta di una detrazione fiscale con aliquota al 36% e tetto massimo di 5mila euro per unità familiare. Permette di recuperare fino a 1.800 euro in caso di ristrutturazione o creazione di aree verdi in edifici privati. Bonus case green non si tratta di un bonus per rendere la casa più efficiente, ma per comprarne una di classe energetica A o B. Consiste nella riduzione al 50% dell’IVA sulle operazioni di acquisto di abitazioni di classi energetiche efficienti, se effettuati direttamente dalle imprese costruttrici.