Giovedì 5 Settembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Turismo sanitario, un fenomeno che coinvolge 350mila italiani

Stando ai dati del portale Care, gli italiani che decidono di ricevere cure sanitarie all’estero sono sempre di più

Sempre più italiani all'estero per curarsi

Sempre più italiani all'estero per curarsi

Roma, 24 agosto 2024 – Gli italiani che decidono di ricorrere a cure sanitarie all'estero sono sempre di più. Per avere un'idea del fenomeno, basterà immaginare che ogni anno l'intera città di Firenze si svuoti, per cercare fuori dai confini nazionali una soluzione ai propri problemi di salute. Sono infatti oltre 350mila gli italiani a farlo, per varie ragioni e in differenti Paesi.

Quali sono i Paesi più gettonati?

I Paesi preferiti per curarsi, come evidenziato dal portale Care, sono la Polonia, la Romania, l'Ungheria e la Croazia, tutti noti per le eccellenze sanitarie e le moderne infrastrutture, nonché per un costo della vita più bassa che permette di godersi con calma le città, anche nei giorni successivi a ricoveri e interventi. Fuori dall’Unione europea, invece, in crescita sono il Brasile, il Messico e la Turchia, forti anche di alcune specializzazioni e di interventi statali volti proprio ad aumentare l'indotto e il turismo, con un abbattimento delle tasse per ricoveri e prestazioni sanitarie specialistiche.

Turchia, lotta alla calvizie

L'intervento più richiesto, che trova in Turchia il suo luogo di elezione, è quello contro la calvizie. Nel 2023, un milione di persone da tutto il mondo si è recato nel Paese asiatico, soprattutto perché il costo complessivo per rinfoltire la propria chioma è almeno del 50% inferiore rispetto ad altri Paesi europei. Inoltre, vi sono molte cliniche ad alta formazione che offrono pacchetti all inclusive, che cioè prevedono voli, intervento, pernottamento in clinica, pasti, trasferimento dall'hotel alla clinica. L'intervento non richiede lunghe degenze e inoltre, non essendo urgente, c'è modo di prenotarlo con largo anticipo, così da organizzare le proprie ferie con tutta calma.

Il 4% degli italiani per i denti sceglie l'est europeo

Le cure odontoiatriche sono il motivo per cui il 4% degli italiani si reca in Slovenia, Albania, Romania, Croazia e altri Paesi dell'est europeo. A dirlo è un sondaggio dell'istituto Ispo, commissionato dall'Andi, l'Associazione nazionale dentisti italiani. Più che normali cure come otturazioni o devitalizzazioni, la scelta ricade sull'estero per gli interventi di implantologia, più costosi da noi per il più alto costo del lavoro e dei materiali, ma anche per un regime fiscale più stringente.

Chirurgia estetica a ritmo di samba

Si vola invece in Brasile per gli interventi estetici, di cui il Paese carioca è leader mondiale con un milione e mezzo di operazioni l'anno. Prevalentemente, si tratta di mastoplastiche additive, di rinoplastiche, di liposuzioni e di blefaroplastiche, nonché di iniezioni di botulino per le rughe del viso, e di BBL, Brazilian Butt Lift, cioè interventi che aiutano a rimodellare i glutei. Secondo gli ultimi dati forniti dall’American Society for Aesthetic Plastic Surgery le procedure di aumento e miglioramento estetico dei glutei sono salite del 61% in 5 anni, coinvolgendo sempre più uomini.

Ma per chi resta in Italia?

Anche se il mercato internazionale è dominato dagli Usa, l’Italia è il Paese con il maggior numero di trattamenti in rapporto al numero di abitanti. Il mercato estetico ha sfiorato i 14 miliardi di dollari di fatturato nel 2022, e secondo stime degli esperti nel 2027 supererà i 23 miliardi di dollari, con un trend che ormai va verso gli interventi poco invasivi e periodici, concentrandosi sulle imperfezioni del viso. Questo di contro sta però facendo nascere un altro fenomeno, legato alla dipendenza da punture di filler all'acido ialuronico, in donne che non accettano il passare dell'età, e sviluppano un bisogno continuo di questi interventi. Gli esperti ricordano che si tratta di iniezioni che, anche se in rari casi, possono portare a infezioni, ascessi, noduli, parestesie e molte altre complicanze. Ecco perché occorre sempre rivolgersi a specialisti qualificati, e seguire le loro indicazioni anche in merito alla frequenza dei trattamenti.