Roma, 25 gennaio 2025 – La spinta decisiva del Giubileo, ma anche l’eterno fascino delle principali città d’arte, permettono all’Italia di essere sul podio d’Europa per quanto riguarda le mete turistiche. Il 36,7% delle preferenze va alle città più antiche e ricche di tesori artistici, come confermato dai dati elaborati dall’Osservatorio Turismo di Visit Italy.
I dati dello studio
Le presenze turistiche, stimate a 448,7 milioni nel 2024, posizionano l’Italia al terzo posto tra i Paesi europei con il 15,2% delle presenze totali in Europa. Crescono i flussi internazionali (+1,4%), guidati da Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito, mentre si registra una lieve contrazione del turismo domestico (-2,5%). La permanenza media è scesa a 6,47 notti (-10,4%), riflettendo una preferenza per viaggi brevi e multi-destinazione. L'offerta turistica italiana si distingue per una varietà di elementi che arricchiscono l'esperienza dei visitatori.
Tra i pilastri principali dell’offerta, la forte presenza del settore della ristorazione e dei locali (43%) che evidenzia il ruolo centrale del patrimonio culinario e dell'ospitalità italiana che attrae turisti da tutto il mondo. Il crescente peso del settore dell’ospitalità (38%), con una preferenza per soluzioni flessibili e personalizzate, sottolinea la popolarità sempre maggiore degli affitti brevi, scelti per rispondere alle esigenze di comodità e adattabilità dei viaggiatori moderni. Il 16% è dedicato al mondo delle attrazioni, segno che questa diversificazione riflette la capacità del turismo italiano di evolversi, adattandosi alle mutevoli preferenze del mercato e puntando su qualità e innovazione per mantenere la propria attrattiva globale. Le città d'arte si confermano come la scelta principale con il 36,7%, seguite dalle destinazioni marine con il 30,6%, e dalle aree montane col 29,9%. Tra le mete più cliccate, al primo posto si conferma Roma, apprezzata per la sua storia millenaria e i monumenti iconici.
Il pensiero di Ruben Santopietro
"L’Italia vive un paradosso: mentre città come Roma, Venezia, Milano e Firenze affrontano l’overtourism, con oltre 30 milioni di visitatori annui, circa 2.500 borghi rischiano lo spopolamento, con il 47% dei piccoli centri interessato da una riduzione della popolazione. Il Giubileo – afferma Ruben Santopietro, Ceo e founder di Visit Italy – che attrarrà milioni di visitatori da tutto il mondo, rappresenta un’opportunità unica con ricadute economiche positive e visibilità globale, ma rischia di aggravare la pressione su Roma, e sulle più importanti città italiane, già provate dal turismo di massa. Per affrontare questa sfida, è necessario gestire i flussi turistici, promuovere uno sviluppo sostenibile, rispondendo in modo innovativo alle sfide del turismo contemporaneo”.
Il Giubileo genererà un giro d’affari da 4,5 miliardi di euro
Il Giubileo del 2025 avrà un impatto significativo sul turismo italiano, con una stima di 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e una spesa complessiva di quasi 17 miliardi di euro solo a Roma, segnando un incremento dell’81,5%. Il comune di Roma prevede un giro d’affari compreso tra 4 e 4,5 miliardi di euro, ma gli effetti economici e i flussi turistici si faranno sentire in tutto il Paese. Tuttavia, un’affluenza così imponente, come sottolineato dallo studio, pone l’Italia dinanzi alla sfida cruciale di gestire al meglio i flussi turistici, valorizzando anche le aree limitrofe e favorendo una redistribuzione dei visitatori, rispondendo così in modo innovativo e sostenibile alle sfide del turismo contemporaneo.