Lunedì 3 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Il colosso dei chip di Taiwan investe 100 miliardi di dollari per impianti negli Usa. I malumori della Cina

Donald Trump ha annunciato l’investimento di Tsmc negli Stati Uniti. Una questione che si intreccia con il destino dell’isola e il braccio di ferro con la Cina

Roma, 3 marzo 2025 – Taiwan semiconductor manufacturing (Tsmc) il produttore mondiale di chip, investirà 100 miliardi di dollari in impianti di produzione di semiconduttori negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni, secondo un piano annunciato oggi dal presidente Trump.

Il presidente statunitense ha ufficializzato l'investimento, che servirà a costruire strutture all'avanguardia per la produzione di chip nel Paese, dopo che per decenni sono stati i Paesi asiatici a detenere i maggiori impianti.

Trump e Tsmc verso l'annuncio di 100 miliardi investimento
Donald Trump e TSMC annunciano un investimento di 100 miliardi di dollari per impianti di semiconduttori negli USA.

Tsmc ha già aperto uno stabilimento in Arizona nel 2020, dal valore di 12 miliardi di dollari. Da allora, le sue ambizioni si sono rapidamente ampliate, con altre due fabbriche nello stesso sito e un investimento totale di 65 miliardi di dollari. La fabbrica ha iniziato la sua produzione già lo scorso anno.

Una questione non solo economica. La possibilità che Tsmc sposti progressivamente il suo baricentro verso gli Usa non è visto di buon occhio dalla Cina che, come noto, vorrebbe riportare l’isola di Taiwan sotto il suo diretto controllo. L’idea è che Taiwan cerchi di garantirsi la protezione statunitense contro un eventuale attacco cinese, accondiscendendo alle pretese di Trump di riportare gli Stati Uniti fra i principali produttori di chip al mondo.

"E' chiaro che sono in rapida crescita sull'isola di Taiwan i timori che Tsmc (il gigante Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) diventi Ussmc". Si è espressa così Zhu Fenglian, portavoce dell'Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato cinese, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump minaccia dazi con il mirino puntato sull'industria dei semiconduttori di Taiwan, già accusata di aver sottratto agli Usa il business dei chip.

Zhu ha criticato le autorità dell'isola impegnate a "cercare l'indipendenza con l'aumento della spese per le forze armate e affidandosi a forze esterne. Seguono ciecamente le potenze straniere e sono disposte a sperperare i soldi guadagnati duramente dai residenti di Taiwan per pagare le cosiddette tasse di protezione”.

La portavoce, in risposta alle affermazioni americano Donald Trump secondo cui Taiwan ha sottratto agli Stati Uniti il business dei semiconduttori e che lui è intenzionato a riportarlo a casa, la portavoce ha detto di vedere chiare "le preoccupazioni sul fatto che Tsmc (Taiwan semiconductor manifacturing co, il leader mondiale dei produttori di chip a contratto) diventi 'Ussmc'. Sono timori in rapida crescita all'interno dell'isola. Le autorità del Partito democratico progressista, spinte dall'interesse personale, usano l'industria dei semiconduttori e le principali aziende taiwanesi come mezzo per cercare l'indipendenza”. Invece, “hanno tradito gli interessi e il benessere delle persone e delle aziende all'interno dell'isola. Questo atto di non vergognarsi di svendere Taiwan ma di essere orgogliosi di ingraziarsi gli Stati Uniti è osteggiato da sempre più residenti e aziende di Taiwan”, ha concluso la portavoce.