
Donald Trump, 47° presidente degli Stati Uniti a un evento dedicato alle donne
Donald Trump annuncia dazi del 25% su tutte le auto importate dal 2 aprile. "È l’inizio della liberazione dell’America", ha detto. La mossa, nelle intenzioni del presidente americano, servirà a stimolare la produzione nazionale. "Ricominceremo a costruire automobili, cosa che sappiamo fare da molto tempo", ha dichiarato il tycoon.
Le tariffe però saranno evitate per chi deciderà di produrre o di "venire a produrre" negli Stati Uniti. "Se chiederete un prestito per comprare un’auto – ha spiegato il presidente Usa in conferenza stampa agli americani – otterrete sicuramente un prezzo accettabile, basta che compriate auto prodotte qui". Questo il messaggio. Obiettivo "eccezionale", ha sottolineato ancora Trump, quello dell’ordine esecutivo firmato ieri. Prima dell’annuncio, era bastata la sola notizia dell’imposizione di nuovi dazi a far crollare Wall Street che ha chiuso in rosso ("Se la caverà", ha commentato Trump) e la maggior parte delle azioni delle case automobilistiche hanno lasciato sul terreno circa il 2%: General Motors ha perso oltre il 3% e Stellantis, proprietaria di Jeep e Chrysler, il 3,2%.
La misura del presidente americano potrebbe anche innescare ulteriori scontri commerciali con Paesi stranieri, in particolare con nazioni europee come Germania e Italia, ma anche con il Giappone e la Corea del Sud. Quasi la metà di tutti i veicoli venduti negli Stati Uniti sono importati, come è d‘importazione quasi il 60% delle parti dei veicoli assemblati negli Usa. I dazi sulle auto si inseriscono nell‘ambito di una vasta riorganizzazione da parte di Trump che culminerà il 2 aprile, "il giorno della liberazione" con l‘imposizione di dazi reciproci ai "dirty 15", ossia ai 15 Paesi con cui gli Usa hanno il peggior squilibrio commerciale, tra cui Paesi Ue. Trump ha promesso ‘sconti ’ a Pechino se sarà disponibile sulla cessione di Tik Tok, ha annunciato che i dazi saranno permanenti e che gli Stati Uniti saranno indulgenti nella loro applicazione. Trump conta di incassare fino a un trilione di dollari.
A caldo è arrivata la reazione di Ursula von der Leyen, che si è detta profondamente rammaricata per la scelta Usa: l’Ue "continuerà a cercare soluzioni negoziate, salvaguardando al contempo i propri interessi economici". L’Europa ha già stilato un pacchetto da 26 miliardi di euro, dopo che gli Usa hanno colpito tutto l‘acciaio e l‘alluminio. Alcune delle tariffe sono state posticipate dal 1° aprile per timore di una risposta ancora più dura da parte di Washington.