Sabato 21 Dicembre 2024
Antonio Petrucci
Economia

Vacanze e truffe online: come non cascarci

Gli italiani riducono la durata delle ferie a causa dell’inflazione, ma i raggiri nelle prenotazioni crescono:1,8 milioni di vittime in un anno. Ecco a cosa prestare attenzione

Sono 1,8 milioni gli italiani truffati nell'ultimo anno mentre prenotavano una vacanza

Roma, 1 luglio 2024 – Il bisogno di vacanze, fisiologico e mentale, ai primi caldi arriva puntuale per milioni di italiani, che pur dovendo fare i conti con inflazione, guerre e crisi economiche più o meno passeggere, non possono proprio rinunciarvi. Semmai, come segnala il focus dedicato al turismo dall’Osservatorio Findomestic, Gruppo Bnp Paribas, per molti di loro le ferie avranno una durata minore, col 41% degli intervistati che partirà soltanto per una settimana (10% in meno del 2023), e il 27% che lo farà solo per qualche fugace weekend (+9% rispetto allo scorso anno). Fra le cause segnalate dagli intervistati, la più frequente è una diminuzione del reddito familiare. Ma a fronte di una quantità minore di giorni dedicati alle ferie, non sempre corrisponde, come pure sarebbe lecito attendersi, una migliore qualità degli alloggi, anzi. Come evidenziato dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Bilendi, nell’ultimo anno ben 1,8 milioni di italiani sono incappati in una truffa mentre stavano prenotando una vacanza. Il danno complessivo stimato è pari a 643 milioni di euro e quasi 1 truffato su 2 non è riuscito a recuperare i soldi persi. Nonostante questo, 4 su 10 non hanno denunciato l’accaduto. Ma quali sono le truffe più frequenti?

Dalla catapecchia alla casa fantasma

Il campionario di truffe, o tentativi di truffa, emerso dall’indagine è vario: un caso ricorrente è quello della “catapecchia” che viene pubblicizzata come sistemazione da sogno ma che, una volta arrivati a destinazione, si trasforma in un incubo (30%). Eppure, gran parte di coloro che si sono ritrovati in questa casistica pur di non rinunciare alla vacanza hanno comunque accettato la situazione (69%); solo il 21%, di fronte al fatto, ha alzato i tacchi ed è andato via senza saldare il conto. C’è anche chi una volta arrivato a destinazione ha scoperto che la sistemazione era occupata da altre persone (19%), ma la truffa più grave è sicuramente quella della casa fantasma, tipologia di raggiro che ha rappresentato all’incirca il 63% degli eventi fraudolenti andati in porto. Se la maggior parte di chi è caduto in questa trappola, quantomeno, si è accorto del problema prima di partire, per circa 550mila vacanzieri l’amara verità è arrivata solo dopo essere giunti sul posto. Ad essere incappati in frodi o tentativi di truffe legati a viaggi e vacanze sono soprattutto i giovani, in particolare i ragazzi con età compresa tra 18 e i 24 anni, che evidentemente spinti dalla voglia di risparmiare e, forse, anche per un po’ di ingenuità, sono caduti più spesso in trappola (27% rispetto al 14% nazionale). A riprova, il campione più attento è risultato quello dei viaggiatori con età superiore ai 65 anni; meno del 5% di loro si è trovato in questa situazione.

Casa vacanze e hotel, nessuno è al sicuro

I dati dell’indagine parlano chiaro: non esistono tipologie di strutture o canali di prenotazione che, in assoluto, sono immuni dal fenomeno truffe, quindi è sempre fondamentale farsi guidare dal buon senso e da un po’ di attenzione quando si stanno organizzando le vacanze. La casa vacanza è la sistemazione più frequentemente oggetto di truffa o tentativo di frode (42%), seguita dai bed and breakfast (35,3%) e dagli hotel (17%). I malfattori cercano di muoversi laddove hanno più probabilità di trovare vittime; pertanto, non sorprende vedere come nel 36% dei casi la truffa o il tentativo di frode siano passati attraverso un portale di prenotazione vacanze. Il secondo canale più utilizzato sono i social network (35%) dove l’assenza di controlli da parte delle piattaforme semplifica la vita dei malviventi, che possono muoversi con maggiore libertà. In quasi 800.000, invece, hanno trovato l’annuncio truffaldino su un portale di annunci generico o un portale immobiliare, mentre il classico cartello di affitto, in questo caso truffa, ha fatto cadere in inganno il 4% dei rispondenti.

I consigli degli esperti

"Se la prenotazione avviene tramite un operatore serio e affidabile, si ha la possibilità di ricevere assistenza nel momento di difficoltà e, se ci si muove per tempo, trovare una soluzione alternativa o ricevere un rimborso”, sostengono gli esperti di Facile.it. “Di contro, fare tutto in autonomia e all’interno di canali non pensati per questo genere di attività, aumenta il rischio e riduce la possibilità, in caso di truffa, di rimediare al danno”. A tal proposito, non è mai un errore ripassare alcune norme presenti nei principali vademecum, spesso messi a punto anche dalle forze dell’ordine, col chiaro intento di rendere la vita più difficile ai truffatori. Diamo un occhio a quello realizzato da Facile.it.

I consigli anti truffa

Non è tutto oro quel che luccica: risparmiare è buona cosa, ma diffidare da prezzi troppo economici è altrettanto corretto. Spesso dietro a offerte fuori mercato non si nasconde l’affare della vita, bensì una truffa. Il buon senso è sempre l’arma migliore.

Copriti con una assicurazione: esistono polizze viaggio che proteggono gli assicurati quando si prenota una casa vacanza. La compagnia tutelerà il viaggiatore non solo in caso di abitazione fantasma, ma anche qualora questa sia differente da come pubblicizzata nell’annuncio.

Verifica le foto e l’annuncio: spesso i malfattori utilizzano la stessa descrizione e immagini per annunci di immobili in località differenti. Una veloce indagine sui motori di ricerca potrebbe aiutare ad identificare eventuali annunci clone, segno inequivocabile di una truffa.

Verifica l’esistenza della struttura: prima di prenotare, assicurati che l’indirizzo e la struttura esistano realmente. L’utilizzo del web, di mappe digitali o, se possibile, di conoscenti, ti consente di verificare i dati e ridurre al minimo i rischi di trovarsi in presenza di un immobile fantasma.

Guarda le recensioni: se stai prenotando tramite un portale con recensioni, leggile con attenzione prima di scegliere; l’esperienza di altri viaggiatori potrebbe aiutarti ad identificare eventuali criticità. Se possibile, ricordati di visualizzare in ordine cronologico le recensioni così da leggere prima le più recenti.

Evita pagamenti non tracciabili: usare forme di pagamento tracciate è sempre preferibile poiché, in caso di problematiche si ha sempre modo di dimostrare l’avvenuta transazione di denaro. Meglio evitare pagamenti in contanti o la ricarica di carte prepagate, soluzioni spesso richieste dai malfattori.

Occhio ai siti clone: se stai prenotando attraverso un sito, verifica che questo sia quello autentico e non un clone. Normalmente i siti truffa presentano errori di testo e, se navigati a fondo, rivelano la loro natura.

Conferma la tua prenotazione direttamente in struttura: se hai prenotato tramite un intermediario, è meglio fare una chiamata anche direttamente in struttura, servendosi dei suoi canali ufficiali, così da verificare che sia tutto a posto e non si tratti di una possibile truffa.

Occhio alle richieste di pagamento urgenti: quella di mettere fretta e chiedere un pagamento urgente è una tattica ormai nota usata dai truffatori, eppure continua a fare vittime. Non farti mai prendere dalla fretta e prima di pagare, verifica che sia tutto regolare.

Monitora i tuoi estratti conto: se hai pagato con carta elettronica, una volta tornato dalla vacanza ti consigliamo di monitorare l’estratto conto per i mesi successivi; la possibilità di addebiti non richiesti o doppi – che siano frutto di errore o fatti volutamente – esiste, pertanto è bene intervenire con tempestività nel caso ci si trovi in questa situazione.

La Polizia Postale avverte: 23mila denunce nel 2023

Anche la Polizia Postale ha segnalato alcune raccomandazioni da non dimenticare, prima di prenotare le agognate vacanze:

1) Mantieni private le tue informazioni personali: non condividere mai le tue informazioni personali – come i dettagli della tua carta di credito – tramite messaggio, sms o email con qualcuno che non conosci o se vieni contattato all’improvviso. Idealmente, dovresti sempre pagare attraverso siti online sicuri che conosci oppure all’arrivo presso la struttura ricettiva.

2) “Raddoppia” la sicurezza: molte piattaforme online e fornitori di carte di credito mettono a disposizione dei clienti l’autenticazione a due fattori. Una volta attivata, anziché digitare semplicemente la tua password, ti verrà chiesto di completare un secondo passaggio per accedere al tuo account, come ad esempio digitare un codice ricevuto via sms. Sebbene si tratti di un passaggio aggiuntivo, è qualcosa di molto rapido e che ti permette di aumentare considerevolmente la tua sicurezza, che si tratti del tuo account di posta elettronica o di quello su una piattaforma di viaggi online.

3) Fermati e pensa prima di cliccare su un collegamento: se ricevi un messaggio contenente un link, per evitare di essere indirizzato su un sito fasullo, controlla la pagina di destinazione posizionando il cursore sopra il collegamento o toccando e tenendo premuto su un dispositivo mobile.

4) È meglio essere prudenti: se una struttura ti chiede un pagamento al di fuori dei termini concordati al momento della prenotazione o se ricevi una email mal formulata che ti chiede di condividere dati personali, fai bene a trattare la richiesta con cautela. Nel dubbio, è sempre meglio contattare il servizio clienti o direttamente la struttura per verificare la legittimità del messaggio. Controlla, controlla e ricontrolla ancora: un alloggio sulla spiaggia a un prezzo estremamente conveniente potrebbe sembrare un’offerta davvero allettante, ma prima di fare il grande passo e lasciare i tuoi soldi, controlla le recensioni della struttura e l’Url del sito web con cui stai prenotando per assicurarti che entrambi siano legittimi.

Nonostante le varie campagne di sensibilizzazione, i consigli e i controlli incrociati, secondo la Polizia Postale nel 2023 sono avvenute non meno di 16mila truffe online in Italia, e la sensazione è che si tratti di un numero largamente per difetto, considerando i molti casi in cui la vittima, un po’ per vergogna, un po’ per la scoraggiante tempistica per ottenere i rimborsi, preferisce soprassedere e non sporgere denuncia.