Roma, 3 aprile 2019 - "Il Governo intende risarcire i truffati delle banche e per questo ha stanziato 1 miliardo e mezzo di euro". A dirlo in una nota è il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, confermando l'impegno già espresso in questo senso dal premier Giuseppe Conte questa mattina da Doha. "Nel Consiglio dei Ministri (di domani, ndr) non ci saranno nuove norme ma si affronterà il tema dei decreti attuativi con l'obiettivo di approvarli nel più breve tempo possibile - spiega però il ministro -. È un nostro impegno fondamentale e lo porteremo presto a termine".
Di fatto si punterebbe comunque a definire meglio alcuni aspetti delle misure per il Fondo Indennizzo Risparmiatori, alimentato con 525 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. L'obiettivo è anche trovare un meccanismo che metta al riparo i suoi funzionari su eventuali provvedimenti della Corte dei Conti, che potrebbero scattare in caso di ristoro con denaro pubblico senza una sentenza o un arbitrato che attestino la frode.
Il decreto attuativo è atteso per regolare le modalità dei rimborsi in favore dei risparmiatori coinvolti nelle crisi di di Banca Etruria, Banca Marche, Carchieti, CariFerrara e le popolari venete. Il nodo, tutto politico, che finora ha bloccato il via libera alle norme sui rimborsi per i risparmitori truffati dalle banche è legato al fatto che una parte del governo, in linea con Bruxelles e il ministro Giovanni Tria, sostiene che si possono rimborsare in via diretta (senza fare accertamenti) i risparmitori con un Isee fino a 35mila euro o un patrimonio mobiliare non superiore a 100mila euro. Per gli altri risparmiatori sarebbe necessario un accertamento caso per caso, e i rimborsi potranno quindi spettare come non spettare.
Il M5S, invece, non vuole nessun doppio binario. Quindi, niente tetti di reddito o di patrimonio. I grillini puntano a erogare direttamente gli indennizzi e affidare alla Consap il ruolo di ente erogatore, cosa che vorrebbero esplicitare nella norma di correzione da introdurre nel dl crescita all'esame del Consiglio dei ministri di domani.
La Lega, dal canto suo, è in pressing perché il risarcimento ai risparmiatori "si faccia presto, subito e bene". "La Lega si è impegnata per rendere possibile l'immediato e automatico ristoro dei risparmiatori, iniziando quindi con quelli più deboli, famiglie e lavoratori, che hanno investito (e perso) fino a 100mila euro", ribadiscono fonti del Carroccio.
Intanto fonti del Tesoro fanno sapere che i testi per rendere operativo il Fondo di indennizzo dei risparmiatori (Fir) sono da ieri sera alla Presidenza del Consiglio per approvazione. Un messaggio chiaro ai due alleati di governo sul fatto che dal punto di vista tecnico le soluzioni sono state individuate, ma serve la scelta politica finale sulla strada da intraprendere.