Roma, 14 ottobre 2023 – “Ciao papà, mi è caduto il telefono. Questo è il mio nuovo numero. Per favore, puoi mandarmi un whatsapp?”. Così torna in auge la vecchia truffa telefonica che sfrutta i legami familiari per estorcere denaro alle vittime, ma in nuove vesti 2.0. La truffa Whatsapp sta mietendo diverse vittime in questi giorni, soprattutto tra le persone anziane. Il messaggio di aiuto, infatti, contiene un pericoloso link che reindirizza al numero dei truffatori che chiedono soldi e dati personali. Ecco come riconoscere la truffa Whatsapp e cosa fare se si riceve il messaggio.
Il testo del messaggio
Il messaggio recapitato a diverse persone negli ultimi giorni è il seguente: “Ciao papà, mi è caduto il telefono. Questo è il mio nuovo numero. Per favore, puoi mandarmi un whatsapp?”. Come appare evidente, le parole sono scelte in modo tale da colpire alla pancia di genitori o nonni inconsapevoli che, per aiutare i figli, rischiano di cadere facilmente nel tranello. Ma il vero problema è il link che segue la richiesta di aiuto: un link su cui appare il nuovo numero del sedicente figlio e che, in realtà, reindirizza a quello dei truffatori.
Come funziona la truffa
Come spiega il Corriere della Sera, esaminando il sito Difesa e Sicurezza, una volta cliccato il link, il presunto “figlio” dice, ad esempio, che la sua app bancaria non funziona più e ha bisogno di aiuto urgente per pagare una bolletta. In questo modo, i truffatori riescono ad estorcere Iban o altri dati personali svuotando i conti correnti delle vittime.
Cosa fare se si riceve il messaggio
Per la truffa Whatsapp la polizia postale ha creato una pagina specifica in cui fornisce alcuni consigli per non cadere nel tranello e denunciare il fatto. “Se ricevi un messaggio da tuo figlio che ti avvisa di aver rotto il telefono e ti chiede di salvare il suo nuovo numero tra i contatti della rubrica – spiega la polizia postale – potrebbe trattarsi di una truffa. Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente”. La polizia postale consiglia dunque di non rispondere al messaggio, di cancellare la conversazione e di non salvare il numero (se salvato, cancellarlo immediatamente dalla rubrica).
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