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Truffa telefonica del wangiri - Crediti iStok Photo
Roma, 17 febbraio 2025 – Il fenomeno delle truffe telefoniche sembra non conoscere fine, ma anzi, con il passare degli anni si arricchisce sempre più di nuovi ed elaboratori meccanismi dei malintenzionati ai danni di vittime nel più dei casi distratte o superficiale. Non c’è da stupirsi, dunque, che tra i raggiri telefonici più diffusi dell’ultimo periodo ci sia il cosiddetto wangiri, tipologia di truffa che si sostanzia nelle curiosità dei malcapitati di richiamare numeri a pagamento che li avevano in precedenza contattati. L’iter è dunque il seguente: un numero apparentemente innocuo fa una telefonata alla vittima, o per meglio dire uno squillo, con l’avviso di chiamata che innesta nei bersagli il desiderio di capire chi sia stato a contattarli. Richiamando il numero, questo potrebbe essere a pagamento, con l’addebito che grava sul conto telefonico del malcapitato e finisce nelle mani dei truffatori. Proteggersi da questo tipo di raggiro è possibile, basterà seguire pedissequamente una serie di buone pratiche.
La truffa telefonica del wangiri
Wangiri, in lingua giapponese vuol dire “uno squillo e giù”, ed è una delle tecniche di truffa telefoniche più diffuse che vede come bersaglio preferito le persone anziane e i meno avvezzi all’utilizzo della tecnologia. Nata negli anni ‘90 proprio nel Paese asiatico, prevede un meccanismo che nel corso del tempo si è sempre più perfezionato grazie anche allo sviluppo tecnologico.
I malfattori, più nello specifico, sono soliti fare lo squillo in orari strategici, magari di notte, con le vittime che vedendo una chiamata persa sono propensi, per via della curiosità, a contattare il numero. In questo caso si palesa la truffa, con il numero chiamato che è a pagamento e addebita costi molto elevati.
In via generale è possibile dire che i truffatori siano soliti utilizzare numero con determinati prefissi, quali:
- +44 Gran Bretagna;
- +33 Francia;
- +53 Cuba;
- +373 Moldavia;
- +383 Kosovo;
- +218 Tunisia.
Una volta che la vittima richiama questi numeri, può essere destinata a perdere un'elevata somma di denaro che sarà nota solo nel momento in cui arriverà il conto telefonico. La truffa, infatti, può portare all’attivazione di abbonamenti indesiderati o all’invio di messaggi di richiesta di aiuto fasulli volti soltanto alla sottrazione di soldi.
Come proteggersi dalla truffa wangiri
Al fine di evitare di rimanere vittima della truffa del wangiri, le persone possono seguire una serie di consigli e buone pratiche di facile applicazione. Il primo aspetto, evidentemente il più semplice, è non richiamare numeri sconosciuti e non presenti in rubrica che hanno provato a contattarci. Tale aspetto è vero sempre, ma lo è ancor di più in presenza dei suddetti prefissi telefonici internazionali. Il ragionamento deve dunque essere il seguente: se chi mi ha contattato ha qualcosa da dirmi di importante mi richiamerà. E ancora, utile può essere:
- installare sul proprio smartphone un’app di sicurezza che identifichi e blocchi le chiamate indesiderate;
- rivolgersi alle autorità in caso di reiterati tentativi di contatto;
- avere cura a non diffondere, in maniera sconsiderata, il proprio numero di telefono;
- mantenere sempre alta la soglia dell’attenzione;
- iscriversi al registro pubblico delle opposizioni, sul portale dedicato oppure telefonando al numero verde 800 957 766 per le utenze fisse e allo 06 42986411 per i cellulari.