Roma, 8 luglio 2024 – Una sfida. Una di quelle come ce ne sono tante su internet e sui social. Ma questa volta la sfida è legata al trending online dove i contendenti devono mettere alla prova la loro abilità di “giocare in Borsa”. Una sorta di videogioco, una competizione virtuale, che però poi rischia di portare a perdite economiche reali. Questa volta a mettere in guardia gli utenti (magari anche giovanissimi) dalle insidie online è la Consob, l’Autorità italiana di vigilanza sui mercati finanziari.
L’allarme della Consob
La Consob appunto mette in guardia il pubblico dei risparmiatori contro i rischi connessi con le offerte, promosse sul web e sui social media, di esercitazioni che simulano un'attività di trading on line in una sorta di videogioco della finanza finalizzato al superamento di prove di abilità e al conseguimento di un profitto.
Come funziona
Lo schema operativo – presentato con varie denominazioni, tra cui shadow investment game, funding trading, financed trading accounts – consiste, secondo quanto segnala l'Autorità in un'apposita Avvertenza, nell'indurre gli utenti della rete a partecipare a sfide (challenge) di trading on line, che nella maggior parte dei casi presuppongono l'iscrizione a corsi di formazione a pagamento.
A chi supera il test viene infatti prospettata la possibilità di passare da un'operatività simulata ad una presunta operatività vera con capitali apparentemente messi a disposizione da società che si definiscono proprietary firms (prop firms). Per allettare i "giocatori", viene fatta balenare loro l'opportunità di condividere parte degli eventuali profitti realizzati.
Soldi persi
La Consob ha ricevuto varie segnalazioni da parte di utenti che hanno aderito a questo tipo di offerte. Le lamentele riguardano sia il livello di difficoltà dei test, che sarebbero congegnati per spingere i "giocatori" a ritentare, sia la mancata condivisione dei presunti profitti.
L’allarme anche all’estero
Avvertenze analoghe sui rischi connessi con queste offerte, che possono portare alla perdita delle somme impegnate, sono state diffuse anche dalle Autorità nazionali di regolamentazione e di vigilanza sui mercati finanziari in Belgio (Fsma) e in Spagna (Cnmv).