Sabato 21 Dicembre 2024
ILARIA BEDESCHI
Economia

Tredicesima 2023: come si calcola. Come funziona per colf e se si è in maternità o in cassa integrazione

Secondo le stime saranno 35 milioni gli italiani che riceveranno la gratifica natalizia. Ne hanno diritto sia i dipendenti a tempo indeterminato sia quelli a tempo indeterminato

Tredicesima 2023 in arrivo per i lavoratori

Roma, 13 dicembre 2023 – Dicembre fa rima con tredicesima anche se non per tutti, e non per tutti viene versata nello stesso modo. Stando ai dati forniti dal Centro Studi Cgia Mestre saranno 35 milioni gli italiani che riceveranno la gratifica natalizia. Rispetto all’anno scorso, il volume economico complessivo delle tredicesime erogato nelle prossime settimane agli italiani è incrementato di 7 miliardi.

Chi ne ha diritto

La tredicesima mensilità spetta, per norma, a tutti i lavoratori assunti sia con contratto a tempo indeterminato che a quelli con contratto a tempo determinato. Hanno diritto alla tredicesima mensilità sia i dipendenti assunti con contratto di lavoro a tempo determinato sia quelli assunti con contratto a tempo indeterminato. I titolari di pensioni basse, che non superano determinati limiti di reddito, potranno ricevere anche il cosiddetto ‘bonus tredicesima’ riconosciuto dall’Inps in aggiunta all’importo della tredicesima ordinaria.

Come si calcola

L’importo della tredicesima non corrisponde allo stipendio mensile ricevuto dal lavoratore. Ciò è dovuto al fatto che la tredicesima mensilità viene tassata in maniera diversa rispetto allo stipendio: all’importo vanno sottratti i contributi previdenziali e fiscali, e non vengono applicate le detrazioni per lavoro dipendente spettanti per l’anno precedente. In sostanza, la tredicesima è più bassa dello stipendio poiché è più tassata rispetto a una busta paga. In ogni caso, esiste una formula standard per conoscere l’importo della tredicesima: il calcolo è semplice, basta moltiplicare la retribuzione lorda mensile (inclusi eventuali scatti di anzianità) per il numero dei mesi lavorati e dividere il risultato per 12. 

Maternità

La tredicesima spetta anche in maternità ora in tutti e tre i casi seppur con una differenza di erogazione in caso di maternità anticipata. Hanno quindi diritto alla tredicesima:

- la lavoratrice che fruisce del congedo obbligatorio. Durante la gravidanza, infatti, la lavoratrice si trova in un periodo protetto durante il quale è tenuta ad astenersi obbligatoriamente dal lavoro per un arco temporale di 5 mesi;

- la lavoratrice che fruisce del congedo facoltativo;

- la lavoratrice che usufruisce della maternità anticipata (periodo di congedo che le lavoratrici in stato di gravidanza possono richiedere quando il medico curante attesta la presenza di patologie o complicanze, che possono mettere a rischio la gravidanza o la salute del bambino o bambina) riceve un sostegno economico dall’Inps, che comprende anche la tredicesima mensilità. L'unica differenza sostanziale è che l'importo della tredicesima mensilità viene suddiviso in rate mensili, invece di essere accreditato in un’unica soluzione a dicembre, come avviene di solito.

Colf e badanti

In generale i lavoratori domestici rientrano a tutti gli effetti nella categoria di lavoratori subordinati e dunque valgono le stesse regole senza eccezioni particolari nonostante la peculiarità del lavoro.

Cassa integrazione

Per chi è in cassa integrazione, o lo è stato durante l’anno, occorre fare una distinzione:

- Se il rapporto di lavoro è integralmente sospeso, a zero ore, Inps o gli altri enti che erogano la cassa integrazione erogano al lavoratore un trattamento di sostegno al reddito che corrisponde all’80 per cento dello stipendio. Tale trattamento è comprensivo anche del rateo di tredicesima;

- Nei mesi in cui il dipendente ha avuto una sospensione parziale del rapporto di lavoro con intervento della Cassa integrazione per un orario ridotto, ha ricevuto in busta paga in parte retribuzione e in parte il trattamento Inps (o di altri enti previdenziali). In questi casi il lavoratore matura il rateo di tredicesima solo per le ore lavorate e non per quelle di sospensione. Per le ore di sospensione riceve la Cig pari all’80% dello stipendio.