
Firmato il rinnovo del contratto per i dipendenti del trasporto pubblico locale. Revocato lo sciopero del 1 aprile
Roma, 20 marzo 2025 – È stato firmato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, da parte di sindacati di categoria, associazioni datoriali e dallo stesso Mit, il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto pubblico locale, scaduto a dicembre 2023, che coinvolge circa 110mila lavoratori del settore.
Il nuovo contratto 2024/2026 prevede un incremento economico medio mensile a regime tra i 220 ed i 240 euro e una tantum di 500 euro. A sottoscrivere l'accordo Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl Autoferro e le associazioni datoriali Agens, Asstra e Anav. A presiedere l'incontro il viceministro Edoardo Rixi.
Con il rinnovo del contratto nazionale viene anche revocato lo sciopero che i sindacati confederali avevano proclamato per martedì 1 aprile. "Il contenuto della pre-intesa siglata l’11 dicembre scorso con le associazioni datoriali – ricordano le organizzazioni sindacali – prevede l’immediata erogazione dell’una tantum di 500 euro e l’incremento economico medio mensile a regime tra i 220 ed i 240 euro.
"Questo contratto rispetta la decorrenza 2024-2026 e con esso le previsioni definite trovano coerente applicazione". "Ora – affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – bisogna continuare a lavorare agli altri obiettivi della categoria. Serve una più attenta conciliazione tra vita e lavoro, la garanzia della sicurezza nell’esercizio della professione per le operatrici e gli operatori di front line e una migliore qualità del servizio. È infine indispensabile l’adeguamento del Fondo nazionale trasporti attraverso risorse congrue e un riassetto del sistema che preveda la riforma normativa di settore e una riorganizzazione industriale, in grado di assicurare la presenza di imprese sane nella realtà del trasporto pubblico locale".