Lunedì 20 Gennaio 2025
BRUNO MIRANTE
Economia

Transnova, cosa fa l’azienda dell’indotto di Stellantis colpita dai licenziamenti

Il calo della produzione e il riordino delle attività del gruppo automobilistico sta colpendo le imprese dell’indotto

Roma, 8 dicembre 2024 –  La crisi di Stellantis inizia a produrre effetti pesanti anche nei confronti dell’indotto. Resta alta l'attenzione dei sindacati su destino di centinai di lavoratori dopo il licenziamento collettivo di 97 impiegati degli stabilimenti dell'ex Fiat che lavoravano per l'azienda di logistica Trasnova.

Stellantis, dai lavoratori Trasnova una lettera a Mattarella
Le lettere appese dai dipendenti di Trasnova davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano

I licenziamenti sono stati ritenuti esuberi per le esigenze produttive dell’azienda a causa della "volontà di Stellantis di cessare tutti i contratti in essere" dal 31 dicembre. Una scelta che fa parte delle strategie adottate da Stellantis per limitare gli esuberi nel proprio organico, che è quella di riportare all’interno del suo perimetro aziendale attività che erano state esternalizzate in passato.

La Trasnova è un’azienda che ha sede a Cassino in provincia di Frosinone, a cui Stellantis ha affidato negli ultimi anni l’appalto dell’attività di logistica degli stabilimenti per spostare le auto prodotte sui piazzali, dove vengono caricate sulle bisarche.

Le lettere di licenziamento riguardano complessivamente 97 lavoratori negli impianti di Pomigliano (54), Mirafiori (14), Piedimonte San Germano (28) e Melfi (uno), e solo per Mirafiori il licenziamento è previsto a scadenza del contratto il 31 marzo 2025. Ma è solo la punta dell’iceberg, perché ad esempio la Uilt di Potenza ha reso noto che altri 150 licenziamenti sono stati annunciati da Teknoservice e Logitech, che lavorano in subappalto da Trasnova nella logistica dello stabilimento di Melfi.

Complessivamente, secondo l’Ugl metalmeccanici di Potenza, sono in totale 249 i lavoratori dell’indotto di Stellantis che rimarranno senza lavoro nell’ambito di tre procedure avviate dall’azienda.

Trasnova si occupa di trasportare i veicoli prodotti da Stellantis dagli impianti italiani in tutto il Paese. Senza la commessa di Stellantis però, Trasnova non ha di fatto quasi più nessuna attività per sostenere l’impiego dei suoi 400 dipendenti. L'azienda è in difficoltà da tempo e aveva chiesto la cassa integrazione che stava però per terminare. La sua crisi è legata al calo della produzione di Stellantis, dovuto a sua volta al rallentamento del mercato automobilistico in tutta Europa.

Fin dall’annuncio i sindacati hanno organizzato manifestazioni e scioperi dei lavoratori davanti agli stabilimenti Stellantis in Italia, soprattutto a quello di Pomigliano d’Arco. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha poi chiesto alla multinazionale un incontro sul tema, fissato per il 17 dicembre. Nel frattempo però Stellantis ha attraversato un momento di grande cambiamento. Il primo dicembre si è dimesso l’amministratore delegato Carlos Tavares, già in scadenza di contratto, per differenze incolmabili con il consiglio di amministrazione. Alla guida della società c’è ora il presidente John Elkann, coadiuvato da altri dirigenti, in attesa della nomina di un nuovo Ceo.