Venerdì 4 Ottobre 2024
ELENA COMELLI
Economia

Tim, Vivendi va dal giudice per Netco. Via libera a Swisscom-Vodafone

Il socio francese chiede l’annullamento della delibera sulla vendita della rete

Tim, Vivendi va dal giudice per Netco. Via libera  a Swisscom-Vodafone

Tim, Vivendi va dal giudice per Netco. Via libera a Swisscom-Vodafone

La battaglia di Vivendi contro la vendita della rete Tim al fondo Kkr è approdata ieri in tribunale a Milano. In aula, i legali del gruppo francese avrebbero chiesto nuova documentazione ai tre soggetti coinvolti nell’operazione: Tim, Kkr e il ministero dell’Economia. Istanza istruttoria sulla quale la giudice Daniela Marconi della quindicesima sezione del tribunale civile si è riservata di decidere, senza dare un termine preciso.

Secondo i legali di Tim, invece, la giudice avrebbe già tutti gli elementi per poter prendere una decisione. Le schermaglie legali non hanno comunque finora ostacolato l’operazione che, superato il Golden Power, ora è al vaglio della Dg Comp a Bruxelles, la divisione generale per la concorrenza della Commissione europea, che deve valutare se si potrebbero creare ostacoli per la concorrenza. Le audizioni dei concorrenti si sono concluse settimana scorsa e l’Antitrust europeo dovrebbe decidere entro il 30 maggio se chiudere l’istruttoria nella fase 1, se chiedere dei rimedi a Kkr o andare in fase 2 per degli approfondimenti. Proprio ieri l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola ha ribadito che per lui il futuro è una sola infrastruttura di rete, "quella che verrà fuori, prima con Kkr ma immagino in futuro anche dal merge con OpenFiber". E ha aggiunto: "Questo è l’unico modo per dare un ritorno all’investimento. Siamo un’azienda che ha 20 miliardi di debito e con 20 miliardi di debito è difficile stare sul mercato: risolvere il problema del debito vuol dire vendere asset e recuperare opzionalità industriali strategiche". Procede intanto anche il riassetto di Vodafone e la cessione degli asset italiani a Swisscom, che ha incassato il via libera del governo.

Superato il primo scoglio, quello del Golden Power, con il via libera della presidenza del Consiglio, il gruppo tlc svizzero Swisscom che in Italia controlla Fastweb guarda al futuro con ottimismo e punta – dopo l’ok delle autorità competenti – a perfezionare l’operazione nel primo trimestre del 2025. Nel caso in cui tutto andasse per il verso giusto, la NewCo che nascerebbe conterebbe su circa 19,2 milioni di clienti mobili, di cui 15,8 milioni di Vodafone Italia e 3,5 milioni di Fastweb. Ma non solo. La NewCo conterebbe anche su 5,7 milioni di clienti di connettività fissa con 3,1 milioni di Vodafone Italia e 2,6 milioni di Fastweb, per ricavi totali pari a 7,3 miliardi di euro.