Dopo circa un anno di trattative il Mef e Retelit (controllata dal fondo spagnolo Asterion) hanno presentato l’offerta vincolante a Tim per acquisire l’intero capitale di Sparkle. Ora la palla passa a Tim che, come primo passo, deve riunire il cda – ci si aspetta già oggi – per prendere atto della proposta e, insieme agli advisor avviare il processo di valutazione e decisione. L’offerta è di 700 milioni di euro totali ed è valida fino al 27 gennaio. Anche se per il closing dovesse servire più tempo l’impegno del Mef e del fondo sono sufficienti all’ad Pietro Labriola di aggiornare il piano industriale con una nuova sforbiciata al debito.
L’offerta del Mef non cambia nel prezzo ma ora è diventata vincolante per questo secondo gli analisti "si tratta di una notizia positiva, in quanto consente a Tim di monetizzare un asset non più strategico, fin dall’origine inserito nel progetto di delayering presentato dal ceo Labriola, e non di supporto alla cash generation del gruppo nel periodo 2024-26" come scrive Equita.
Gli analisti di Mediobanca ricordano invece che l’impatto dovrebbe essere neutro a livello di flusso di cassa (poiché l’Ebitda di Sparkle è quasi uguale al Capex). In Borsa l’annuncio però non riscalda il titolo che, anzi, ha chiuso in calo del 7,86% a 25,1 centesimi.
Alberto Levi