Giovedì 13 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Tim accetta l’offerta di Mef e Retelit per Sparkle

Tim, il Mef e Retelit hanno trovato l’accordo su Sparkle e i cavi internazionali potrebbero cambiare casa entro un anno....

Pietro Labriola, 57 anni, ad di Tim

Pietro Labriola, 57 anni, ad di Tim

Tim, il Mef e Retelit hanno trovato l’accordo su Sparkle e i cavi internazionali potrebbero cambiare casa entro un anno. Intanto prende corpo l’ipotesi di un riassetto nell’azionariato del gruppo di tlc con un passaggio del testimone tra Poste e Cdp che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe avvenire in tempi brevi. Il cuore dell’operazione sarebbe uno swap, uno scambio di partecipazioni: Poste rileverebbe da Cdp il 9,8% di Tim, che vale circa 660 milioni, e in cambio le darebbe il suo 3,8% di Nexi, che ne vale oltre 200 con un conguaglio in denaro.

Il riassetto consentirebbe a Cdp di sciogliere il legame con Tim e rafforzare la sua presa in Nexi (passerebbe dall’attuale 14,46% al 18,24%) "in vista di eventuali operazioni straordinarie, come la vendita della rete interbancaria alla stessa Cdp o della più volte ventilata fusione con il gruppo dei pagamenti francesi Worldline". Su queste attese è stato anche l’unico titolo a beneficiare ieri dei rumors, chiudendo la seduta con un rialzo del 3,8% a 4,56 euro, sui massimi da due mesi. Per lo Stato significherebbe, attraverso Poste mantenere un controllo pubblico e consentire la sostituzione di un azionista finanziario con uno industriale, aprendo la strada a possibili collaborazioni. In Borsa Poste ha perso lo 0,14% a 14,78 euro e Tim ha guadagnato lo 0,3% a 0,31 euro.

Tim ha chiuso il 2024 con ricavi a 14,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% (+1,5% nel domestico a 10,2 miliardi, +6,8% in Brasile a 4,4 miliardi); i ricavi da servizi sono in crescita del 3,4% anno su anno a 13,5 miliardi (+2,0% nel domestico a 9,3 miliardi, +6,6% in Brasile a 4,2 miliardi); l’Ebitda aumenta dell’8,3% anno su anno a 4,3 miliardi (+8,3% nel domestico a 2,2 miliardi, +8,3% in Brasile a 2,2 miliardi ). Tim Consumer in particolare ha registrato ricavi totali in crescita (+0,6%) a 6,1 miliardi e "ha confermato il percorso di stabilizzazione".

Il debito netto after lease è sceso sotto i 7,3 miliardi, in calo di 0,8 miliardi rispetto al valore immediatamente successivo al perfezionamento della cessione di NetCo, grazie alla generazione di cassa del secondo semestre e alla cessione della partecipazione in Inwit. Tim, che ha così centrato tutte le guidance per tre anni consecutivi, prevede una generazione di cassa già dal 2025 e crede "possibile un ritorno alla remunerazione a favore dei soci nel triennio 2026-2028", ai quali intende "restituire" nei prossimi tre anni 1,45 miliardi.

Alberto Levi