Berlino, 25 novembre 2024 – La crisi del gigante Thyssenkrupp si ripercuoterà sui lavoratori. Il gruppo tedesco è intenzionato a riorganizzare la divisione acciaio passando dai 27mila impiegati attuali ai 16mila. In particolare – scrive il quotidiano Bild – 5mila posti saranno eliminati del tutto e 6mila esternalizzati. Tutto questo entro il 2030. “Sono necessarie misure urgenti per migliorare la produttività e l'efficienza operativa di Thyssenkrupp Steel e per raggiungere un livello di costi competitivo", ha dichiarato la società dalla sede di Duisburg, motivando così il piano di riorganizzazione.
Il bilancio
Thyssenkrupp ha chiuso il suo bilancio 2023/2024 con una perdita netta di 1,5 miliardi di euro, dopo i 2 miliardi di euro dell'esercizio precedente, perdita imputata a una "domanda di acciaio significativamente più debole” nel settore automobilistico, dell'ingegneria e dell'edilizia.
Il piano
Ad aprile, il conglomerato industriale ha annunciato una ristrutturazione della sua controllata Thyssenkrupp Steel, appesantita dall'aumento dei costi dell'energia e dalla concorrenza cinese a basso costo, sullo sfondo di una transizione energetica complessa e costosa. In futuro, invece di 11,5 milioni di tonnellate, verranno prodotti solo tra 8,7 e 9,0 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, numero calcolato sul volume di spedizioni dell'ultimo anno finanziario.
Inoltre, il sito di Kreuztal-Eichen (Germania occidentale), che secondo la stampa locale impiega 1.000 persone, sarà chiuso. Parallelamente, come detto, procedono gli sforzi di
Thyssenkrupp per cedere gradualmente la divisione acciaio alla holding Epcg di Daniel Kretinsky.
I piani di transizione ecologica, nonostante le misure di contenimento dei costi, rimangono “invariati”, afferma il Gruppo, che intende iniziare a produrre acciaio verde nel 2027. L’obiettivo è “creare prospettive a lungo termine per il maggior numero possibile di dipendenti”, ha detto Dennis Grimm (45), responsabile dell'acciaio della Thyssenkrupp, citato da Bild.
I sindacati
Per il sindacato tedesco IG Metall il piano è “un disastro per i dipendenti e per l'industria della Renania Settentrionale-Vestfalia”, dov’è nata Thyssenkrupp.