Milano, 6 uglio 2023 – L’apertura del testamento di Silvio Berlusconi, il cui contenuto è da ieri a conoscenza dei figli, non sconvolge la governance di Fininvest, garantendo continuità e avviando verso un possibile ruolo da leader la primogenita Marina, già confermata nei giorni scorsi presidente del Cda.
La cassaforte di famiglia
La cassaforte di famiglia resta quindi sotto il saldo controllo dei cinque figli, attraverso disposizioni che avrebbero l’obiettivo di evitare quelle guerre in famiglia che in passato hanno già disgregato imperi imprenditoriali.
Le parole di Pier Silvio
Lo stesso Pier Silvio ha sottolineato la "compattezza tra noi fratelli", perché "io voglio un bene enorme a mia sorella Marina e un bene enorme a Barbara, Eleonora e Luigi". Ha definito inoltre una "ipotesi inventata" la nascita di una sorta di museo in un’ala di Villa San Martino ad Arcore.
I nodi
Restano da disegnare i futuri assetti per rendere il gruppo (con un fatturato delle società controllate o partecipate superiore ai cinque miliardi e circa 20mila dipendenti) più aderente a una gestione senza un’unica persona fisica in maggioranza assoluta, anche attraverso patti fra fratelli e con una formula che necessiterebbe di un consenso ampio per eventuali operazioni straordinarie.
Cento milioni alla Fascina?
Nel testamento anche le disposizioni sul lascito alla compagna Marta Fascina (potrebbe essere destinataria di crica 100 milioni di euro) e sul futuro dell’immenso patrimonio di famiglia tra ville, opere d’arte, conti bancari e altri beni. Il patrimonio di uno degli uomini più ricchi d’Italia è composto infatti da asset di ogni tipo, per un valore superiore ai tre miliardi di euro: televisioni, editoria, ma anche jet, auto di lusso e molto altro.
Il futuro di Forza Italia
Un capitolo potrebbe riguardare anche il futuro di Forza Italia, al centro anche del documento programmatico che il numero due Antonio Tajani sta elaborando insieme ai vertici azzurri.
Il Monza
C’è poi il Monza Calcio, che gli eredi avrebbero già deciso di vendere avviando colloqui sia con il greco Vaghelis Marinakis sia con fondi d’investimento statunitensi.
Le ville
Potrebbero essere messe in vendita anche ville da sogno ai Caraibi poco frequentate dalla famiglia e la famosa Villa Certosa in Sardegna, che ospitò un parterre di politici, personaggi del mondo dello spettacolo e capi di Stato.
Fininvest
Gli occhi della comunità finanziaria sono però puntati su quel 61,21% di Fininvest da spartire, e l’apertura del testamento attesa da giorni ieri ha fatto sentire i suoi effetti in Borsa, con una giornata positiva per le quotate della famiglia Berlusconi.
L’apertura del testamento
Giornata che è iniziata con l’ingresso nello studio del notaio di fiducia di Berlusconi, Arrigo Roveda, dei due testimoni, davanti ai quali il documento è stato estratto dalla cassaforte e aperto. Si tratta degli avvocati Luca Fossati dello studio Chiomenti e Carlo Rimini. Fossati era in rappresentanza dei figli Marina e Pier Silvio, il collega Rimini di Barbara, Eleonora e Luigi. Gli eredi, invece, hanno assistito alla lettura collegati da remoto.
Gli avvocati sono usciti in tarda mattinata dagli uffici in un palazzo signorile in via Pagano, nel centro di Milano, dribblando una folla di cronisti. No comment anche da parte del notaio, tenuto al più stretto riserbo sui contenuti del testamento che, completati i passaggi burocratici, è stato consegnato agli eredi. Fedele Confalonieri, accanto ai figli di Berlusconi nella gestione della complessa partita, ieri ha trascorso il pomeriggio nella sede di Fininvest in via Paleocapa. Lunedì, prima dell’apertura del testamento, aveva già speso parole rassicuranti per i mercati escludendo "qualsiasi ripercussione in famiglia e sull’assetto delle aziende".