Giovedì 13 Marzo 2025
ANTONIO PETRUCCI
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Economia

Tesla, il titolo ha perso il 42% da inizio anno. L’analisi degli esperti

Vendite in calo in Cina (-49%) e in Germania (-76%). In forte tendenza l’hashtag #TeslaTakedown proprio sulla piattaforma X di Elon Musk

Tesla, il titolo ha perso il 42% da inizio anno. L’analisi degli esperti

Roma, 13 marzo 2025 – La scelta di Elon Musk di entrare in politica accanto al Presidente Trump, ricoprendo l’incarico di capo del nuovo Dipartimento per l’Efficienza Governativa, oltre ad aver sollevato un vespaio di polemiche circa presunti conflitti di interesse, non sta riservando particolari gioie all’imprenditore sudafricano, la cui azienda Tesla continua a perdere terreno.

Tesla in calo del 42% da inizio anno

Le azioni di Tesla Motors Inc. hanno subito ulteriori cali in questi giorni, anche di oltre 15 punti, sul timore di una forte contrazione delle consegne. Il titolo è arrivato persino a 215 dollari, il livello più basso dal 24 ottobre 2024. Da inizio anno il titolo ha perso il 42%, passando dai 400 dollari sino agli attuali 230 dollari. Inoltre le vendite nei mercati chiave sono in grande crisi, come dimostrano i dati che vedono la Cina richiedere il 49% in meno di veicoli Tesla, e la Germania addirittura il 76% in meno.

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Donald Trump davanti alla Casa Bianca mostra e loda, davanti ad Eklon Musk, la Tesla comprata dal presidente Usa

Le principali cause del tracollo secondo gli esperti

Secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist dell’Istituto Finanziario Ig Italia, le cause del tracollo Tesla sono molteplici: dal coinvolgimento politico di Elon Musk, all’aumento della concorrenza, dalle preoccupazioni sulla guida autonoma, al rischio recessione. Vediamole nel dettaglio. Secondo Diodovich, il sostegno pubblico di Musk al Presidente Donald Trump e il suo ruolo nel Dipartimento per l'Efficienza Governativa hanno alienato una parte della clientela di Tesla, tradizionalmente orientata verso politiche ambientali progressiste. Questo ha portato a proteste presso i concessionari Tesla e a varie forme di boicottaggio (in forte tendenza l’hashtag #TeslaTakedown proprio sulla piattaforma X di Elon Musk).

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Circa l’aumento della concorrenza, i rivali dell’azienda statunitense come la cinese Byd hanno visto un incremento straordinario delle vendite delle proprie auto elettriche, aumentando la pressione competitiva su Tesla. Quanto poi alla guida autonoma, gli investitori sono preoccupati per i ritardi nello sviluppo del software di guida autonoma di Tesla, il cosiddetto full-self driving. Il software, basato solo sull’utilizzo di videocamere e reti neurali per la percezione dell’ambiente, ha bassa affidabilità in condizioni difficili come pioggia, neve o nebbia e ha difficoltà ad affrontare situazioni impreviste (oggetti in mezzo alla strada, pedoni fuori strisce, e altre casualità). Infine, ad aumentare le vendite delle azioni Tesla è anche il periodo nero del mercato azionario degli ultimi giorni dopo le dichiarazioni di Donald Trump. Il neo-presidente nel weekend in un’intervista nella trasmissione Sunday Morning Futures di Maria Bartiromo nel canale amico Fox News ha rifiutato di escludere che gli Stati Uniti possano entrare in recessione quest'anno, affermando che ci sarà un «periodo di transizione, perché quello che stiamo facendo è molto grande”. In pratica Trump ha confermato che i rischi di una possibile recessione nel breve termine sono possibili ma le azioni del governo sono necessarie per garantire un lungo periodo di prosperità. Secondo Ig Italia, un’analisi tecnica sul titolo di Elon Musk vede prospettive di medio periodo ribassiste. L’eventuale cedimento del supporto in area 215 dollari potrebbe preludere a una estensione della discesa verso obiettivi ipotizzabili a 207 dollari e 182 dollari. Indicazioni positive si avrebbero invece con il superamento delle resistenze a 262 dollari.