New York, 15 aprile 2024 – «Non c’è niente che io odi di più, ma deve essere fatto»: con una mail interna, Elon Musk ha annunciato così il taglio di oltre il 10% della forza lavoro di Tesla. Ovvero circa 14.000 dipendenti in tutto il mondo.
Due top manager se ne vanno
Ma non è tutto: il vice presidente senior Drew Baglino ha annunciato su X (l’ex Twitter, sempre di proprietà di Musk) di essersi dimesso dopo oltre 18 anni nell’azienda, per la quale ha guidato lo sviluppo ingegneristico delle batterie, dei motori e di altri prodotti. E un altro top manager, Rohan Patel, vicepresidente di Tesla per la politica pubblica e lo sviluppo aziendale, sarebbe in procinto di lasciare la società.
Revisione organizzativa
Il patron della casa automobilistiche ha spiegato che la rapida crescita di Tesla, negli ultimi anni, ha portato a «duplicazione di ruoli e funzioni lavorative in alcune aree»: e in effetto è passata da poco più di 40.000 dipendenti nel 2017 agli oltre 14.000 di fine 2023. «Abbiamo fatto una revisione approfondita dell’organizzazione e abbiamo preso la difficile decisione di ridurre il nostro organico di oltre il 10%», scrive Musk. In pratica, tornerà ad avere gli stessi dipendenti del 2022.
Vendite in calo e problemi di approvvigionamento
Dietro al taglio, c’è in primo luogo il calo delle vendite: nel primo trimestre ha segnato un -8%, fermandosi a circa 387mila veicoli, il dato peggiore dal 2020 che ha sorpreso gli analisti. A pesare sono anche gli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen alle navi che attraversano il Mar Rosso causando problemi di approvvigionamento per la produzione dello stabilimento Tesla di Grünheide, vicino a Berlino. All’inizio dell’anno l’impianto è stato colpito anche da un sabotaggio dell’alimentazione elettrica.
La concorrenza cinese
In questo scenario c’è anche il rallentamento del mercato dei veicoli elettrici a livello mondiale e la serrata concorrenza del produttore cinese BYD, che in quel segmento lo scorso anno ha superato Tesla, per un breve periodo, come top seller. Una situazione complessiva che si riflette sulle azioni: solo quest’anno il titolo ha perso oltre il 30%.
Il rilancio
Le speranze di rilancio sono affidate alla prossima generazione di veicoli, compresi l’annunciato robotaxi che verrà svelato in estate e un modello meno costoso di quelli sul mercato, per allargare la fascia di acquirenti. Nell’attesa, si tagliano i costi e quindi il personale: «Questo ci permetterà di essere snelli, innovativi e affamati per il prossimo ciclo di crescita» conclude Musk.