Martedì 16 Luglio 2024

Tesla in frenata. Musk: i cinesi ci demoliranno

Elon Musk avverte che le auto elettriche cinesi potrebbero superare Tesla e mette in guardia sul rallentamento della crescita dell'azienda nel 2024. Musk elogia i costruttori cinesi ma avverte che il protezionismo potrebbe fermarli. Tesla ha registrato risultati deludenti nel quarto trimestre 2023, riducendo i margini e deludendo gli investitori. Musk chiede un 25% di Tesla per promuovere l'intelligenza artificiale, ma non ha ancora ricevuto risposta.

Elon Musk lancia l’allarme sulle auto elettriche Made in China e mette in guardia su una crescita "decisamente" più lenta di Tesla nel 2024, dopo un quarto trimestre 2023 in cui il suo colosso non ha brillato. Senza tanti giri di parole il miliardario loda i costruttori cinesi, definendoli i "più competitivi al mondo". Ma avverte: "Il protezionismo e i dazi sono l‘unica cosa che potrà fermare il dominio delle case automobilistiche cinesi, che altrimenti finiranno per demolirci". Il riferimento di Musk è in particolare a Byd, il colosso che vede Warren Buffett fra i suoi azionisti e che ha strappato alla sua Tesla lo scettro di regina del mondo nelle auto elettriche. "Non ci sono opportunità ovvie" per una partnership con un rivale cinese, ha aggiunto Musk, sottolineando però che Tesla è aperta a consentire ai competitor della Cina l’uso della sue rete di caricatori e la concessione in licenza di altre tecnologie. Per spingere la domanda e fronteggiare la sempre più agguerrita concorrenza, il miliardario si è lanciato nell’ultimo anno in un aggressivo taglio dei prezzi che, però, ha ridotto i margini di Tesla e innervosito gli investitori.

Il quarto trimestre 2023 si è chiuso con un utile netto più che raddoppiato a 7,9 miliardi di dollari, ma solo grazie a una una tantum fiscale, mentre i ricavi sono risultati leggermente sotto le attese degli analisti. Risultati deludenti che penalizzano Tesla a Wall Street, dove gli osservatori non sono rimasti impressionati neanche dall’annuncio sull’avvio della produzione alla metà del 2025 nel suo impianto in Texas di un’auto elettrica economica di Tesla, il ‘Redwood’. I titoli sono così arrivati a perdere quasi il 10%.

Nell’illustrare i conti del trimestre Musk ha elaborato più nel dettaglio la sua richiesta per un 25% di Tesla per spingere l’intelligenza artificiale all’interno della società senza dover essere costretto ad andare altrove. La sua richiesta per ora non ha ricevuto risposta.

Alberto Levi