Roma, 1 settembre 2022 - Stretta in arrivo. Da ottobre i termosifoni saranno abbassati di un grado - da 20 a 19 - e tenuti accesi un'ora in meno al giorno. E questo non varrà solo nelle case - per i riscaldamenti centralizzati - ma anche negli edifici pubblici. A confermarlo, a quanto apprende l'Adnkronos, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, nel corso dell'informativa sul piano di risparmio del gas tenuta durante il Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi.
La stretta sui riscaldamenti dovrebbe arrivare con un decreto ministeriale che lo stesso Cingolani firmerà nei prossimi giorni. Nel corso dell'informativa, rivelano le stesse fonti, il ministro non avrebbe fatto accenno a eventuali ricorsi allo smart working nel servizio pubblico né tantomeno a interventi sull'illuminazione delle vetrine dei negozi.
Nel Cdm si è parlato anche della scuola, riguardo alla possibilità, avanzata dai dirigenti scolastici, di chiudere il sabato (o fare ricorso alla dad) o accorpare orari per ridurre i consumi energetici. Fonti di governo raccontano che nel corso della riunione è stata "bocciata totalmente" questa ipotesi, "respinta in tutto e per tutto" dal governo. "Le scuole non si toccano, questo è emerso con chiarezza", spiega un ministro al termine del Cdm, sempre secondo quanto riferisce l'Adnkronos.
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Cingolani: "Stoccaggi vicini all'83%"
Gli stoccaggi di gas italiani si avvicinano all'83%, ha riportato in Cdm il ministro Cingolani nella sua informativa, informando anche sui "lavori che sono attualmente in corso a livello europeo sul tetto al prezzo del gas e sul disaccoppiamento del costo dell'energia elettrica rinnovabile rispetto all'energia termoelettrica prodotta con gas. I temi saranno oggetto delle prossime riunioni del 7 e 9 settembre, rispettivamente in Commissione e alla ministeriale dei 27 paesi membri".
Gazprom: stoccaggi Ue pieni non bastano
Intanto Gazprom avverte che se anche i grandi Paesi europei dovessero riuscire a portare le proprie scorte di gas "vicine al massimo livello" consentito dagli stoccaggi questo "non garantisce di superare la stagione dell'autunno-inverno in modo affidabile".
Sul suo canale Telegram, Gazprom ricorda che la Germania, tra l'1 di ottobre e il 31 di marzo dello scorso anno, ha consumato 57 miliardi di metri cubi di gas, pari a 9,5 miliardi al mese. I livelli attuali delle scorte, pari all'84% degli stoccaggi e a 18,3 miliardi di metri cubi, "sono attualmente comparabili al consumo medio di due mesi su sei» nella stagione invernale".