
Il taglio dei tassi da parte della Bce ha un fort impatto sul mercato dei mutui (Dire)
Roma, 11 marzo 2025 – La Bce nella riunione del 6 marzo scorso, ha confermato il taglio dei tassi di interesse. Facile.it e Mutui.it hanno stimato che, a fronte di un calo dell’Euribor di 25 punti base, la rata di un finanziamento variabile standard (un mutuo da 126.000 euro in 25 anni, sottoscritto a gennaio 2022) diminuirà di circa 17 euro, passando dagli attuali 650 euro a 633 euro. Ma entro fine anno il calo potrebbe essere di 40 euro. Per i prossimi mesi però le incognite sono più che mai numerose. Guardando all’andamento dei futures sugli Euribor (aggiornati al 26 febbraio 2025 e che sono la base del calcolo della rata del mutuo a tasso variabile) emerge che gli indici potrebbero continuare scendere gradualmente raggiungendo il punto più basso entro la fine dell’anno, per poi stabilizzarsi. Dati alla mano, l’Euribor a 3 mesi dovrebbe arrivare a 2,16% a giugno per poi scendere al di sotto del 2% entro la fine dell’anno: se queste previsioni fossero corrette, la rata del mutuo standard preso in esame arriverebbe, entro dicembre 2025, a 611 euro, con un risparmio di circa 40 euro rispetto ad oggi, per poi fermarsi.
La politica monetaria
Ma il taglio del 6 marzo potrebbe essere uno degli ultimi. “La politica monetaria sta diventando meno restrittiva in modo significativo”, ha spiegato il comunicato emesso al termine del consiglio; una valutazione che potrebbe anche confermare l’ipotesi di un rallentamento del processo di riduzione dei tassi. Le prossime decisioni, soprattutto ora che le incertezze globali aumentano, ha detto ancora Christine Lagarde, saranno prese “riunione dopo riunione”, senza seguire alcun sentiero predeterminato. Se sarà necessaria una pausa, ha quindi aggiunto, ci sarà una pausa. La nuova formulazione sull’orientamento della politica monetaria (“meno restrittiva in modo significativo”) è stata collegata da Lagarde, e dal comunicato stesso, a due elementi contraddittori entro cui si muove l’inflazione della zona euro. “I tagli dei tassi – spiega il comunicato – stanno rendendo meno cari, per famiglie e imprese, i nuovi prestiti” che risultano in accelerazione. Al tempo stesso, e in senso contrario, “l’allentamento delle condizioni di finanziamento è contrastato dai passati rialzi dei tassi di interesse che si stanno ancora trasmettendo ai crediti in essere, e il volume dei prestiti resta nel complesso contenuto”. L’interazione di questi due elementi determinerà le prossime mosse di politica monetaria. Inoltre, la BCE ora prevede di raggiungere l'obiettivo di inflazione all'inizio del 2026, un orizzonte temporale più lungo rispetto a quanto previsto in precedenza. Mentre le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso di 0,2 punti percentuali sia per il 2025 che per il 2026 (rispettivamente allo 0,9% e all'1,1%, probabilmente sotto il potenziale e leggermente inferiori a quanto anticipato).
Meglio il tasso fisso o quello variabile?
Infine, per chi è oggi alle prese con la sottoscrizione del mutuo è meglio il fisso o il variabile? Sul fronte dei fissi, l’inizio dell’anno è stato caratterizzato da un aumento dell’IRS, l’indice di riferimento per questo tipo di offerta, che sta risentendo dell’aumento dei rendimenti dei titoli di stato europei, sulla scia di quelli americani. La buona notizia, però, è che l’aumento dell’IRS si è trasmesso solo parzialmente sui tassi proposti alla clientela perché molti istituti di credito hanno deciso di assorbire parte di questi rincari riducendo gli spread applicati ai mutui fissi e mantenendo così l’offerta su livelli competitivi. I variabili, invece, pur continuando nella loro corsa al ribasso rimangono ancora più costosi rispetto ai fissi.
Secondo le simulazioni di Facile.it e Mutui.it su un mutuo da 126.000 euro in 25 anni, guardando alle migliori offerte a tasso fisso disponibili online per un mutuo standard, i TAN partono dal 2,54%, con una rata pari a 568 euro. Per i variabili, invece, le migliori offerte partono da un TAN pari al 3,30%, con una rata iniziale di 617 euro.