Domenica 22 Dicembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Cuneo fiscale, il nuovo taglio è di 4 miliardi, 100 euro in più in busta paga

Il pilastro più consistente del decreto varato dal governo. Per confermare l’intera sforbiciata per tutto il 2024 il governo dovrà riuscire a trovare circa 12-13 miliardi di euro

Roma, 1 maggio 2023 - Il taglio del cuneo fiscale per il lavoro dipendente arriva a quota 4 miliardi di euro. E così da luglio a dicembre di quest’anno i lavoratori con redditi fino a 35 mila euro potranno contare su un aumento dello stipendio netto in busta paga che sarà in media di 90/100 euro: 50 euro in più per quelli fino 12 mila euro annui, 105 circa per chi arriva a 35 mila euro. E’ questo il pilastro più consistente del Decreto Primo Maggio varato dal governo. E per quanto si tratti di un incremento una tantum, frutto della somma dei tagli del cuneo fiscale realizzati fino a oggi, è altrettanto vero che sarà complicato tornare indietro dal prossimo gennaio: anche se nel caso in cui il governo deciderà di confermare l’intera sforbiciata per tutto il 2024 dovrà riuscire a trovare circa 12-13 miliardi di euro.

Il ministro del Lavoro Marina Calderone (Ansa)
Il ministro del Lavoro Marina Calderone (Ansa)

Le dimensioni della sforbiciata

Gli sgravi contributivi, tutti a favore dei lavoratori, salgono dai 3 punti attuali a 7 punti per gli stipendi fino a 25 mila euro e da 2 a 6 punti per quelli fino a 35 mila euro lordi annui. Non partiranno da maggio, ma da luglio e saranno nelle buste paga fino a dicembre. L’ultima sforbiciata decisa oggi è di 4 punti, che però si sommano ai 3 previsti dalle manovre Draghi e Meloni per i redditi fino a 25 mila euro lordi annui, e ai 2 per i redditi fino a 35 mila.

Gli aumenti in busta paga

Nel complesso, tra gli interventi precedenti e quelli attuali, i lavoratori potranno contare da luglio a dicembre di un aumento netto in busta paga oscillante sugli 80 euro netti mensili. Più specificamente, l’aumento netto sarà differente a seconda del reddito. Così, per chi guadagna fino a 12 mila euro il totale netto in più sarà di 50 euro mensili, per chi arriva a 18 mila l’incremento sarà di 73 euro, per chi raggiunge i 22 mila si arriverà a 90 euro. Salendo, l’incremento toccherà i 100 euro netti circa a quota 25 mila euro annui lordi, e i 105 a 35 mila euro annui.

Fringe benefit più consistenti per chi ha figli

Sempre in chiave di sostegno al reddito, il governo prevede un nuovo intervento sui fringe benefit. La soglia di esenzione fiscale passa da 258 euro a 3.000, ma solo per i lavoratori con figli.