Roma, 28 agosto 2023 – Che cosa devono fare i lavoratori rimasti senza Reddito di cittadinanza, ma indirizzati già a un Centro per l’impiego. E’ uno dei possibili casi nei quali si sono trovati migliaia di destinatari del vecchio sussidio al momento della sua cessazione tra fine luglio e agosto. Che cosa devono fare coloro che si trovano in questa situazione per ottenere il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro che parte il primo settembre? A indicare le soluzioni è lo stesso Ministero del Lavoro in una FAQ specifica.
Coloro che sono stati indirizzati ai Centri per l’impiego
Dunque, i beneficiari del Rdc che siano stati indirizzati ai Centri per l’impiego in quanto attivabili al lavoro, possono accedere dal 1° settembre al Supporto per la formazione e il lavoro, nel caso i requisiti per l’accesso siano soddisfatti. Se alla data della sospensione sono già stati convocati dai centri per l’impiego e hanno sottoscritto un patto di servizio, ad esempio nell’ambito del Programma GOL, una volta richiesto il suddetto Supporto, potranno ottenere la relativa indennità (350 euro mensili) se è in corso la partecipazione ad una misura di politica attiva del lavoro, quale ad esempio la frequenza di un corso di formazione o l’inserimento in una misura di accompagnamento al lavoro.
Coloro che sono stati solo indirizzati ai Centri per l’impiego
Se i beneficiari interessati non sono stati ancora convocati dai centri per l’impiego, potranno richiedere la convocazione ai fini della presa in carico, che avviene mediante un colloquio di valutazione e di indirizzamento nel percorso di politica attiva più appropriato, indicato nel patto di servizio. Sottoscritto il patto di servizio, tali beneficiari sono nella medesima condizione sopra rappresentata e, partecipando a misure di politica attiva, potranno ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro.
Coloro che vengono valutati fragili
In casi limitati, a fronte di particolari criticità e fragilità attinenti alla sfera del disagio psico-sociale, rilevate in sede di colloquio, che oggettivamente denotano un bisogno socio-assistenziale e che non consentono l’avvio di un percorso di inserimento lavorativo, il Centro per l’impiego potrà valutare di non proporre la sottoscrizione di un patto di servizio e indirizzare gli interessati ai servizi sociali per la eventuale presa in carico da parte dei medesimi, che darebbe la possibilità di continuare a fruire del Reddito di cittadinanza fino a dicembre 2023. In tal caso, la presa in carico deve avvenire entro il 31 ottobre 2023.