Alcuni sono stati semplicemente cancellati. Altri sono stati prorogati o hanno registrato sostanziali modifiche. Altri sono del tutto nuovi. È vero che dovremo fare a meno dei vecchi bonus facciate o di quelli dedicati ai restauri. Ma sono ancora tanti gli sconti fiscali a disposizione degli italiani che devono ristrutturare o semplicemente rendere più sostenibile la propria abitazione. Ecco una guida ragionata per non perdersi nel labirinto degli incentivi ancora attivi.
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Superbonus al 90%
Nel 2023 dovremo dire parzialmente addio al re degli incentivi, quello che prevedeva il rimborso del 110% dei lavori. Da gennaio lo sconto fiscale scende al 90%. Ma ci sono delle eccezioni. Dal taglio restano esclusi gli interventi sulle unità unifamiliari: in questo caso si potrà continuare ad avere il massimo del credito fiscale fino al 31 marzo 2023 a patto di aver completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Stesso discorso, ma fino al 2025, per gli interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici. Spetta il 110% anche ai condomini che hanno deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e hanno presentato la Cilas entro il 31 dicembre 2022. Per coloro che, invece, hanno dato il via libera agli interventi dal 19 al 24 novembre, l’agevolazione al 110% scatta solo se hanno presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022. confermato fino al 2024 anche l’Ecobonus casa, che prevede una detrazione dal 50% al 65% per gli interventi di efficientamento energetico.
Giardini, mobili ed elettrodomestici
Confermata la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici di classe A+ (A per i forni). Il tetto di spesa è stato portato a 8mila euro. L’incentivo deve essere utilizzato solo per arredare immobili oggetto di lavori di ristrutturazione effettuati entro il 2024. Ancora due anni anche per il cosiddetto bonus verde: una detrazione del 36% per le spese sostenute per le sistemazioni a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni e per la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili.
Barriere architettoniche e ristrutturazioni
Prorogata al 2025 la detrazione al 75% delle spese sostenute per eliminare gli ostacoli alla mobilità negli edifici. Il bonus spetta anche per l’istallazione di impianti di automazione (ascensori), oltre all’abbattimento di scale, scalini e tramezzi. Fino al 2024 potremo anche usufruire del bonus ristrutturazioni, che consente una detrazione pari al 50% sulle spese sostenute per la manutenzione ordinaria e straordinaria con un limite massimo di spesa di 96mila euro per ciascuna unità immobiliare. Resta attivo anche il Sismabonus, per la messa in sicurezza .
Acqua, docce e rubinetti
Operativo nel 2023 il credito di imposta del 50% per l’acquisto e l’installazione di sistemi filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica fino a 500 euro. Prorogato anche il bonus doccia e rubinetti: prevede fino a 1mila euro di rimborso (senza limiti di Isee) sulla spesa sostenuta per interventi di sostituzione dei vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto.
Acquisti e mutui
Per chi acquista entro il 31 dicembre un immobile dalle imprese costruttrici di classe energetica A o B, potrà risparmiare il 50% dell’Iva. Sono stati inoltre prorogati le esenzioni e gli sgravi fiscali per gli under 36 che acquistano la prima abitazione e hanno un Isee non superiore ai 40mila euro. Confermato anche il bonus affitti per i giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. Si tratta di una detrazione dall’imposta lorda pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro per i primi quattro anni. Infine, dal primo gennaio scorso, i proprietari che hanno denunciato l’inutilizzabilità e l’indisponibilità di un proprio immobile in quanto occupato abusivamente, non devono pagare l’Imu.