Roma, 29 aprile 2024 – Sulla rampa di lancio, sulla scorta della legge di Bilancio per l’anno in corso, c’è il cosiddetto Superbonus del 120 per cento per le assunzioni stabili. Ma Giorgia Meloni punta a rafforzare e estendere gli sgravi con una specifica misura per le assunzioni di giovani, donne e lavoratori svantaggiati, con incentivi fino per due anni. È questo, insieme con l’indennità di 100 euro da erogare a gennaio prossimo per i dipendenti con redditi fino a 28mila euro, uno dei piatti forti del pacchetto fisco-lavoro che il governo approverà oggi in due provvedimenti, ribattezzati decreti Primo Maggio. Meloni insieme con metà governo presenta ai leader sindacati le novità in arrivo sul lavoro e sul fisco, che andranno in Consiglio dei ministri alla vigilia della Festa dei Lavoratori. "L’obiettivo – avvisa la premier – è quello di continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi. La nostra linea di azione è chiara: sosteniamo chi cerca un lavoro, chi assume e chi intende mettersi in proprio partendo dalle categorie che oggi più difficilmente trovano lavoro". In particolare, per il lavoro, è in arrivo innanzitutto il decreto interministeriale Lavoro-Economia sul Superbonus: la misura prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%. Si ha una maggiorazione al 130% per giovani, donne e soggetti già beneficiari del reddito di cittadinanza.
Ma, spiega la premier, sono in arrivo misure ulteriori per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati con la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Nella bozza del decreto Coesione è previsto il bonus per assumere giovani che consiste in uno sgravio contributivo al 100%, e comunque fino a 500 euro al mese, per due anni a favore di aziende che contrattualizzano a tempo indeterminato, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, ragazzi sotto i 35 anni e mai assunti stabilmente. Anche in caso di assunzioni di lavoratrici svantaggiate, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, scatta uno sgravio del 100%, entro 666 euro su base mensile, per 24 mesi.
Il terzo bonus assunzionale riguarda gli inserimenti nella Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, sempre nel periodo 1° luglio 2024-31 dicembre 2025. In questo caso l’esonero è del 100%, entro i 666 euro su base mensile, per 30 mesi. Accanto a queste sono previste disposizioni ad hoc per favorire l’avvio di nuove attività autonome e di auto-imprenditorialità per il Centro-Nord e il Mezzogiorno. Si fanno spazio anche "azioni per riqualificare" i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Nel decreto Coesione, nello specifico, è previsto un mini pacchetto per spingere l’autoimprenditorialità prevede tre misure. La prima si chiama Autoimpiego Centro Nord Italia e prevede il finanziamento di iniziative economiche tese all’avvio di attività imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, incluse quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali. Si tratta di un voucher fino a 30mila euro per l’acquisto di beni per l’avvio d’attività (40mila se beni digitali o risparmio energetico). Il contributo a fondo perduto è al 65% per una spesa fino a 120mila euro, è del 60% fino a 200mila euro.
La seconda misura è Resto al Sud 2.0 che prevede voucher è fino a 40mila euro nel Mezzogiorno e nelle aree del Centro colpite dal sisma (50mila euro per beni digitali o risparmio energetico). E ancora: entro il 31 dicembre 2025 giovani che avviano, entro dicembre 2025, un’attività imprenditoriale nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione al digitale ed ecologica possono chiedere, per tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028, per sé e i dipendenti under 35 assunti stabilmente dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, uno sgravio al 100%, entro il massimo di 800 euro al mese.