Sabato 27 Luglio 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Superbonus lavoro: costi dedotti al 130% per chi assume donne, giovani e fragili

La premier soddisfatta: "L’obiettivo è sostenere la crescita dell’occupazione". Ci saranno anche incentivi per favorire l’avvio di nuove attività autonome

Maria Elvira Calderone, ministra del Lavoro

Maria Elvira Calderone, ministra del Lavoro

Roma, 29 aprile 2024 – Sulla rampa di lancio, sulla scorta della legge di Bilancio per l’anno in corso, c’è il cosiddetto Superbonus del 120 per cento per le assunzioni stabili. Ma Giorgia Meloni punta a rafforzare e estendere gli sgravi con una specifica misura per le assunzioni di giovani, donne e lavoratori svantaggiati, con incentivi fino per due anni. È questo, insieme con l’indennità di 100 euro da erogare a gennaio prossimo per i dipendenti con redditi fino a 28mila euro, uno dei piatti forti del pacchetto fisco-lavoro che il governo approverà oggi in due provvedimenti, ribattezzati decreti Primo Maggio. Meloni insieme con metà governo presenta ai leader sindacati le novità in arrivo sul lavoro e sul fisco, che andranno in Consiglio dei ministri alla vigilia della Festa dei Lavoratori. "L’obiettivo – avvisa la premier – è quello di continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi. La nostra linea di azione è chiara: sosteniamo chi cerca un lavoro, chi assume e chi intende mettersi in proprio partendo dalle categorie che oggi più difficilmente trovano lavoro". In particolare, per il lavoro, è in arrivo innanzitutto il decreto interministeriale Lavoro-Economia sul Superbonus: la misura prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%. Si ha una maggiorazione al 130% per giovani, donne e soggetti già beneficiari del reddito di cittadinanza.

Ma, spiega la premier, sono in arrivo misure ulteriori per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati con la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Nella bozza del decreto Coesione è previsto il bonus per assumere giovani che consiste in uno sgravio contributivo al 100%, e comunque fino a 500 euro al mese, per due anni a favore di aziende che contrattualizzano a tempo indeterminato, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, ragazzi sotto i 35 anni e mai assunti stabilmente. Anche in caso di assunzioni di lavoratrici svantaggiate, dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, scatta uno sgravio del 100%, entro 666 euro su base mensile, per 24 mesi.

Il terzo bonus assunzionale riguarda gli inserimenti nella Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno, sempre nel periodo 1° luglio 2024-31 dicembre 2025. In questo caso l’esonero è del 100%, entro i 666 euro su base mensile, per 30 mesi. Accanto a queste sono previste disposizioni ad hoc per favorire l’avvio di nuove attività autonome e di auto-imprenditorialità per il Centro-Nord e il Mezzogiorno. Si fanno spazio anche "azioni per riqualificare" i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Nel decreto Coesione, nello specifico, è previsto un mini pacchetto per spingere l’autoimprenditorialità prevede tre misure. La prima si chiama Autoimpiego Centro Nord Italia e prevede il finanziamento di iniziative economiche tese all’avvio di attività imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva, incluse quelle che prevedono l’iscrizione ad ordini o collegi professionali. Si tratta di un voucher fino a 30mila euro per l’acquisto di beni per l’avvio d’attività (40mila se beni digitali o risparmio energetico). Il contributo a fondo perduto è al 65% per una spesa fino a 120mila euro, è del 60% fino a 200mila euro.

La seconda misura è Resto al Sud 2.0 che prevede voucher è fino a 40mila euro nel Mezzogiorno e nelle aree del Centro colpite dal sisma (50mila euro per beni digitali o risparmio energetico). E ancora: entro il 31 dicembre 2025 giovani che avviano, entro dicembre 2025, un’attività imprenditoriale nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione al digitale ed ecologica possono chiedere, per tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028, per sé e i dipendenti under 35 assunti stabilmente dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, uno sgravio al 100%, entro il massimo di 800 euro al mese.