Lunedì 23 Dicembre 2024
MONICA PIERACCINI
MONICA PIERACCINI
Economia

Superbonus, corsa contro il tempo per comunicare le cessioni del credito

Eliminata la remissione in bonis, non sarà più possibile modificare o inviare in ritardo la documentazione relativa ai bonus edilizi

Roma, 2 aprile 2024 – Con l'ultimo decreto emanato dal consiglio dei ministri, è stata eliminata la cosiddetta remissione in bonis, ovvero la possibilità, fino al 15 ottobre 2024, di inviare, da parte del contribuente, la comunicazione relativa alla cessione del credito o allo sconto in fattura all'Agenzia delle entrate per accedere ai bonus edilizi, previo pagamento di una  sanzione. Il termine ultimo per caricare i documenti e indicare dunque la propria scelta di aver optato per la cessione del credito o lo sconto in fattura è infatti giovedì 4 aprile 2024. La comunicazione viene fatta da chi beneficia della detrazione prevista in caso di interventi rientranti nel Superbonus o negli altri bonus edilizi o dai professionisti che rilasciano il visto di conformità, quali commercialisti e consulenti del lavoro.

Superbonus, corsa contro il tempo per comunicare le cessioni
Superbonus, corsa contro il tempo per comunicare le cessioni

Cos'è la remissione in bonis

Fino ad ora la remissione in bonis, estesa al Superbonus e ai bonus edilizi dal 2022, ha consentito di apportare modifiche e correggere gli errori nella comunicazione relativa alla cessione del credito, concedendo più tempo (fino al 15 ottobre 2024) anche per il suo invio, a fronte del pagamento di una multa (pari a 250 euro per ogni comunicazione inviata in ritardo). Con l'ultimo decreto questa possibilità è stata eliminata. Una scelta, ha spiegato, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, dovuta al fatto che ricevere le comunicazioni fino a metà ottobre non avrebbe consentito di gestire al meglio le finanze pubbliche, in quanto non sarebbe stato possibile elaborare stime corrette rispetto a cessioni del credito e sconti in fattura. A seguito di questo provvedimento sono dunque escluse dalla remissione in bonis sia le comunicazioni relative alle spese agevolabili sostenute nel 2023 e le relative cessioni, sia quelle che riguardano le rate residue non ancora utilizzate delle detrazioni delle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022 e relative cessioni.

Condomini, quando non c'è l'obbligo di inviare la comunicazione

Per le spese sostenute nel 2023 che riguardano gli interventi nei condomini, la data ultima per l'invio della comunicazione all'Agenzia delle entrate è sempre il 4 aprile 2024. Sono esentati dall'obbligo di invio della comunicazione solo i condomini in cui tutte le famiglie hanno scelto la cessione del credito o lo sconto in fattura, anziché la detrazione fiscale relativa a Superbonus e altri bonus edilizi. Se anche solo un condomino ha scelto di portare in detrazione il bonus, allora l’amministratore, ha chiarito l'Agenzia delle entrate, deve inviare i dati degli interventi entro il 4 aprile 2024, scadenza che era inizialmente fissata al 16 marzo e poi prorogata.