Roma, 29 aprile 2024 – Un superbonus alle imprese che assumono a tempo indeterminato. E’ uno dei 35 provvedimenti contenuti nella bozza del dl Coesione che sarà preso in esame domani nel corso del Consiglio dei Ministri. Una norma che permetterebbe di avere forti vantaggi per le imprese che creano posti di lavoro a tempo indeterminato.
Il Dl Coesione
Il Decreto legge Coesione che sarà appunto allo studio del Cdm domani prevede una serie di interventi fra cui anche il possibile aumento fino a 100 euro delle tredicesime per redditi inferiori ai 28mila euro annui.
Il Superbonus assunzioni 120
Ma in cosa sussiste il Superbonus 120 per le assunzioni a tempo indeterminato? Il provvedimento prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120% (che salirebbe al 130% in caso di assunzione di donne, giovani ed ex percettori del reddito di cittadinanza). Un superbonus che si applica a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma societaria, e ai lavoratori autonomi.
A chi spetta
Senza entrare in eccessivi tecnicismi spetterà a tutte le imprese (esclusi i non titolari di reddito di impresa come: imprenditori agricoli e coloro che svolgono attività commerciali in via occasionale). Naturalmente le imprese dovranno avere alcune caratteristiche come aver svolto attività nell’anno prevedente (non devono essere cioè nuove aziende) e deve esserci un effettivo incremento occupazionale: il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato al termine del periodo dovrà essere superiore al numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupati nell’anno precedente (come riferimento si prendono i periodi di imposta).
La durata
Il provvedimento sul Superbonus assunzioni, secondo quanto si apprende dalle parole pronunciate dal presidente del Consiglio Meloni, dovrebbe avere una durata di due anni. Cioè le aziende avranno una deducibilità del costo del lavoro per i nuovi assunti per 2 anni.
Le polemiche
Ma anche davanti al Superbonus assunzioni 120% non mancano le polemiche. "La destra spaccia come nuove delle misure già vecchie, elettoralistiche e poco efficaci. Siamo davanti a un tentativo di appropriazione della data del Primo Maggio a colpi di propaganda spiccia". Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto. Il parlamentare democratico cita come "esempio l'annuncio del rinnovo del bonus del 120 per cento per le assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese. Si tratta di una scelta che rischia di rivelarsi soltanto un doping a termine che non fa i conti con il vero problema del mercato del lavoro che è quello dei bassi salari e del potere d'acquisto mangiato dall'inflazione". Insomma, "piuttosto che distribuire incentivi a pioggia Giorgia Meloni si impegni a spingere perché le imprese rinnovino i contratti scaduti, a rendere strutturale il cuneo fiscale e a tornare sui suoi passi per varare finalmente in Italia il salario minimo".