Sabato 27 Luglio 2024
MONICA PIERACCINI
Economia

Cosa cambia con il Superbonus 70. Il decreto è legge

Dal 1 gennaio 2024 la detrazione massima per gli interventi edilizi scende dal 90 al 70 per cento

Il decreto Superbonus è legge

Il decreto Superbonus è legge

Roma, 21 febbraio 2024 - Il decreto Superbonus, approvato a fine anno dal consiglio dei ministri, è legge. Il via libera definitivo è arrivato dal Senato, con 81 voti favorevoli, 48 contrari e quattro astenuti. Confermato, dunque, l'addio al 110%, per il quale non è stata prevista alcuna forma di proroga, salvo per chi ha i redditi più bassi, oltre alla sanatoria per i lavori non conclusi. Per gli interventi fatti nel 2024 resta la detrazione al 70 per cento. Confermate, inoltre, tutte le altre misure inserite nel testo approvato dal governo il 28 dicembre scorso.

Le novità del decreto Superbonus

Per tutelare le famiglie economicamente più fragili e consentire loro la conclusione dei cantieri 'Superbonus 110%' che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, il decreto riconosce uno specifico contributo ai cittadini con reddito di riferimento non superiore a 15mila euro relativamente alle spese sostenute dal primo gennaio a 31 ottobre 2024. Per questo sono stati stanziati 16,4 miliardi di euro. Il contributo sarà erogato dall'Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze. Prevista la cosiddetta 'sanatoria' in base alla quale non devono essere restituite le somme risultanti negli stati di avanzamento dei lavori effettuati fino al 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui, a causa del mancato completamento degli interventi, non sia stato realizzato il miglioramento delle due classi energetiche.

Sismabonus

Per quanto riguarda il sismabonus, a partire dalla data di entrata in vigore del decreto legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1, 2 e 3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.

Bonus barriere architettoniche

Per evitare l'uso improprio dei bonus barriere architettoniche, il decreto limita gli interventi agevolati a quelli relativi a scale, rampe e l`installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici e i casi in cui si potrà ricorrere allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Inoltre, sarà necessaria un’apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto "bonifico parlante".