Roma, 16 maggio 2024 - Il decreto Superbonus viene approvato nell'Aula del Senato con 101 si, 64 no, nessun astenuto. Il provvedimento, per il quale il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia, passa ora alla Camera.
Il Dl deve essere convertito in legge entro il 28 maggio. Le principali misure puntano a una stretta sui crediti dei bonus edilizi. Direzione rafforzata da un emendamento del governo che ha portato fibrillazioni nella maggioranza, con FI che ha fatto una battaglia sulla retroattività in commissione Finanze arrivando all'astensione. Alla fine il testo è stato approvato dalla Commissione e confermato dall'Aula. L'unica modifica di rilievo è arrivata sull'avvio della sugar tax: partirà dal 1 luglio 2025 invece che 2024.
Tajani (FI): “Perplessi ma non viene meno la fiducia”
“Sul Superbonus continuiamo ad avere molte perplessità e siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva, in qualsiasi settore. È una questione di principio. Non rinunciamo alla difesa dei nostri principi. Detto questo, per un emendamento che non condividiamo non viene assolutamente meno la fiducia nel governo. Abbiamo votato e lo faremo sempre la fiducia a questo governo di cui siamo parte protagonista ma continueremo sempre a dire quello che pensiamo con grande trasparenza e lealtà", ha detto il segretario di Forza Italia, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Romeo (Lega): se avessimo fatto come Fi tutti addosso a Salvini
"Se la Lega avesse fatto solo la metà di quello che ha fatto Forza Italia, avrebbero dato tutti addosso a Salvini dandogli dell'irresponsabile”. Questa la battuta, captata dai cronisti, del capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo, mentre parla scherzando in buvette con altri senatori su quanto accaduto in questi giorni in commissione Bilancio con l'astensione di Fi, dopo il voto di fiducia in aula sul dl superbonus, con il sì dei presenti della maggioranza.
Boccia (Pd): Lega e Fi si fanno la guerra
Le polemiche su una delle questioni più spinose per il governo non si placano. Così come lo scambio di accuse tra governo e minoranza. Il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia ripercorre l’iter della misura introdotta dal governo Conte.
"Il superbonus nasce nel 2020 in piena pandemia e doveva chiudersi nel 2021. Poi la misura è stata portata avanti da Draghi e prorogata per 19 mesi da questa maggioranza. L'estensione alle villette unifamiliari sono la straordinaria intuizione di Giorgetti e di Meloni, l'atto del 10 agosto 2023 porta la loro firma. Questa è la verità”. “Il resto è propaganda di un governo che per coprire le proprie incapacità ad affrontare le emergenze economiche trova la scusa del superbonus – attacca Boccia - Un governo che ha vietato alla sua maggioranza di emendare la legge di bilancio, un governo che non potendo nascondere i numeri ha presentato un Def senza scriverli. Un governo senza uno straccio di politica economica e industriale. Non si può governare un Paese come l'Italia pensando di non reperire le risorse attraverso la leva fiscale, e, visto che non tornano i conti, inventarsi l'alibi del superbonus". "In questi giorni - conclude Boccia - abbiamo assistito alla guerra tra Lega e Fi, il cui atteggiamento è stato appena definito ricattatorio da autorevoli esponenti del Carroccio. La fiducia posta a questo provvedimento è una fiducia posta sulla stessa maggioranza: oggi FI ingoia gli errori del ministro Giorgetti che colpisce imprese e aziende che si sono fidate dello Stato ma premia con condoni e concordati chi invece lo Stato lo raggira”.