Roma, 17 ottobre 2023 – Stop al superbonus 110. Quasi per tutti. La decisione del Governo pare presa, ma stando alle ultime informazioni sarebbe allo studio una ulteriore, circoscritta, proroga oltre il 2023. Si tratta di una delle ipotesi sul tavolo del Mef che viene vagliata insieme alle altre richieste di modificare l’incentivo.
Secondo quanto anticipato dal Messaggero, il governo sarebbe pronto a prorogare il 110% oltre la fine dell’anno per i condomini che non completeranno i lavori entro il 2023, ma solo con stato di avanzamento di almeno al 60% o con una percentuale comunque significativa. Anche se ancora non sono chiari i contorni del livello di avanzamento lavori che sarà necessario per ottenere la proroga dell’incentivo pieno. Che, ricordiamo, va concesso per quest'anno ai condomini con lavori deliberati nel 2022.
Nessuna ulteriore proroga, a quanto si apprende, per le villette. Resta quella già prevista dal dl Asset, che sposta il termine di conclusione dei lavori dal 30 settembre al 31 dicembre.
Quanto ci è costato il Superbonus
Il Superbonus ha aperto una voragine nei conti dello Stato. Al momento si stima che la misura costerà alle casse erariali più di 100 miliardi di euro, come ha spiegato chiaramente il ministro dell’Economia ieri a Cernobbio. “Tutti hanno mangiato e poi si sono alzati dal tavolo”, le parole del titolare di via XX Settembre. Che ha annunciato una manovra “prudente”, proprio in considerazione delle ineluttabili uscite.
E oggi pomeriggio il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha aggiornato le cifre del “reale impatto” dell'incentivo: “ad oggi abbiamo pagato 21 miliardi e abbiamo un conto da pagare di 109 miliardi, quando verranno portati in compensazione", ha detto a Sky Tg 24. “Questo a livello di cassa. La cassa si è aggravata moltissimo, e anche il deficit”, ha aggiunto. E ancora: “Nei cassetti dell'Agenzia delle Entrate ci sono ad oggi 142 miliardi di crediti ceduti, non tutti utilizzati. Di questi, 12 sono frodi. Ne rimangono 130: ad oggi ne sono stati portati in compensazione 21. Ne rimangono 109 da portare in compensazione. Questi 109 aumentano di 3,5 miliardi al mese”.