Il Superbonus 110% è stato cancellato a dicembre dal governo Meloni. Sì e no. Perché per alcuni casi (villette unifamiliari) c'è stata una deroga fino a giugno, Proroga che potrebbe essere ulteriormente estesa nel tempo, fino ad arrivare a settembre 2023.
Incassato il parere favorevole del governo ad una deroga fino al 30 giugno della scadenza per completare i lavori sulle villette ed accedere ancora al Superbonus 110%, la maggioranza a quanto si apprende sarebbe ora al lavoro per una possibile ulteriore proroga fino al 30 settembre.
La Commissione Finanze
La Commissione Finanze della Camera sta analizzando le proposte di modifica del testo presentate oggi dal relatore, Andrea De Bertoldi di FdI, mentre la maggioranza sarebbe in attesa entro domani di un parere dell'esecutivo rispetto ad un testo sull'opzione di cessione del credito esercitata per le spese sostenute nel 2022 e le rate residue dei due anni precedenti.
La fine del Superbonus
A dicembre scorso con la legge di bilancio il governo di Giorgia Meloni ha avviato a chiusura il Superbonus edilizio 110% motivando il provvedimento con la sua onerosità sulle casse pubbbliche.
I crediti incagliati
Domani inizieranno i voti sui temi condivisi tra maggioranza ed esecutivo sul decreto, mentre ci sarebbe da aspettare ancora qualche giorno per una soluzione sul nodo dei crediti incagliati, per cui il passaggio in Aula dovrebbe slittare alla prossima settimana in attesa di un chiarimento.
Banche e cessione del credito
Fonti vicino al dossier fanno notare che un paio di istituti bancari avrebero manifestato in queste ore l'intenzione di riprendere ad acquistare crediti legati ai bonus edilizi.
Proroga al 30 settembre
Potrebbe dunque spingersi fino al 30 settembre la proroga del termine per le unifamiliari, che entro il 30 settembre scorso avevano effettuato almeno il 30% dei lavori, per concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110%.
La proroga fino al 30 giugno è contenuta in un emendamento al decreto Superbonus che ha il parere favorevole ma il governo si è riservato su una serie di altri emendamenti che si arrivano fino al 30 settembre.
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