Stretta della Casa Bianca alle esportazioni di chip per l’intelligenza artificiale, nel tentativo di limitare l’ascesa tecnologica della Cina e di altri rivali quali la Russia, l’Iran e la Corea del Nord. Le nuove disposizioni includono un tetto ai semiconduttori per l’IA che possono essere esportati in circa 120 paesi, a esclusione dei 18 più stretti alleati americani. Le aziende che operano nei 120 paesi per i quali sono state imposte le quote possono richiedere all’amministrazione di superare i limiti fissati accettando però alcuni standard per la tutela della sicurezza e dei diritti umani.
Il nuovo quadro per le esportazioni crea tre livelli di Paesi per le esportazioni di chip e tecnologie Ia avanzate. Non sono previste nuove restrizioni per partner e alleati come Australia, Giappone, Corea del Sud e Taiwan. Un secondo livello di Paesi, tra cui Cina e Russia, che sono già bloccati dall‘acquisto di chip avanzati, saranno nuovamente soggetti a restrizioni sulla vendita dei modelli di Ia più potenti. I cambiamenti più forti riguarderanno i paesi del terzo gruppo, che comprende la maggior parte del mondo, che presto avrà nuovi tetti alla quantità di potenza di calcolo che può essere acquistata. Secondo gli analisti, questo cambiamento ha lo scopo di impedire alla Cina di accedere ai chip di intelligenza artificiale attraverso Paesi terzi, in particolare in Medio Oriente.
Furiosa la reazione di Pechino. Il ministero del Commercio cinese ha definito una "flagrante violazione delle regole commerciali internazionali" le nuove norme, aggiungendo che si tratta di "un altro esempio della generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale e dell’abuso del controllo delle esportazioni".
Anche l’Ue si dice "preoccupata per le misure adottate dagli Stati Uniti che limitano l’accesso alle esportazioni di chip avanzati di intelligenza artificiale per alcuni Stati membri dell’Ue e per le loro aziende. Riteniamo che sia anche nell’interesse economico e di sicurezza degli Stati Uniti che l’Ue acquisti chip avanzati di intelligenza artificiale dagli Stati Uniti senza limitazioni: collaboriamo strettamente, in particolare nel campo della sicurezza, e non siamo un rischio". Lo affermano la vice presidente della Commissione europea con delega al Digitale, Henna Virkunnen, e il commissario al Commercio internazionale, Maros Sefcovic.
Pesanti ripercussioni a Wall Street sul gigante Usa dei chip, Nvidia, che nella seduta di ieri ha perduto oltre il 3%. Ned Finkle, vicepresidente degli affari governativi di Nvidia, fa appello a Trump: "Non vediamo l’ora di tornare a politiche che rafforzino la leadership americana".