Martedì 12 Novembre 2024
ANTONIO TROISE
Economia

Stretta del governo sui bitcoin. Carcere e sanzioni fino a 5 milioni

Le norme sulle criptovalute approvate dal Consiglio dei ministri. Via libera anche al decreto infrastrutture

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Roma, 25 giugno 2024 – Maxi-sanzioni fino a 5 milioni di euro e anche il carcere per chi viola le regole. Arriva la stretta del governo sui bitcoin, un settore altamente speculativo già entrato nei radar della Commissione Europea. Ieri, il Consiglio dei ministri, ha approvato un decreto legislativo che fissa le regole per il mercato delle cosiddette criptovalute, sulla linea di quanto già definito a Bruxelles e suggerito dalle banche centrali, a cominciare da quella italiana.

Toccherà proprio a Bankitalia, affiancata dalla Consob, il compito di vigilare in questo delicato settore e i due organismi avranno anche il potere di revoca e sospenzione dei prestatori di servizi per le cripto-attività. In particolare, la Consob agirà soprattutto per garantire la trasparenza e la correttezza dei comportamenti mentre via Nazionale guarderà al contenimento del rischio, alla stabilità patrimoniale e alla sana e prudente gestione a tutela degli investitori. Articolato il capitolo sanzioni, che prevede anche il carcere e multe salate, fino a 5 milioni per le fisiche e 15 milioni per gli enti. Sul fronte penale è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni, con multa da 2.066 a 10.329 euro, per chiunque presti servizi per le cripto-attività, offre al pubblico token o emette token di moneta elettronica in violazione del regolamento europeo. Sanzioni amministrative da 5.000 euro a 5 milioni riguardano invece l’abuso, comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato.

Ieri il Consiglio dei ministri ha dato anche il via libera al decreto infrastrutture, un provvedimento che interviene a 360 grandi nel settore delle grandi opere, dalle concessioni autostradali ai commissari, dal Ponte sullo Stretto di Messina fino al trasporto pubblico locale. L’obiettivo del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è soprattutto quello di semplificare e accelerare l’apertura dei cantieri. Lungo l’elenco delle opere che dovrebbero registrare un forte impulso dal decreto, a partire dall’infrastruttura simbolo del Ponte sullo Stretto.

Nel menu del governo, c’è anche l’intervento viario Tarquinia-San Pietro in Palazzi, il collegamento autostradale Cisterna-Valmontone, la messa in sicurezza e l’ammodernamento del sistema idrico del Peschiera, la nuova sede dei reparti di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri a Pisa.