Roma, 5 agosto 2024 – Come valutate la proroga, inserita dal governo nel pacchetto Concorrenza, della possibilità di dehors nelle città? "La proroga è una misura funzionale alla riforma che è quella di cui abbiamo bisogno spiega Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio –. Dopo l'esperienza pandemica, che ha messo in evidenza la necessità di riconquistare lo spazio pubblico per motivi sanitari e di sicurezza, gli esercenti desiderano continuare a offrire spazi conviviali, contribuendo al senso di comunità, alla sicurezza percepita e al decoro urbano, migliorando la qualità della vita sia per i residenti che per i visitatori. Auspichiamo che questo proposito – anticipato dal Ministro Urso nella Giornata della Ristorazione 2024, organizzata dalla Fipe lo scorso maggio – possa essere presto approvato definitivamente per dare procedure semplificate e regole certe alle imprese del settore".
In che modo i dehors contribuiscono all'attrattività territoriale e al turismo?
"La convivialità e la socialità che promuovono sono parte integrante della vita di ogni cittadino e rappresentano un vantaggio competitivo nel mercato turistico, perché rappresentano uno stile di vita italiano, contribuendo a rendere le città più accoglienti e vivibili per i turisti e per i residenti. Basti pensare al riguardo cosa ha rappresentato per città come Barcellona lo sviluppo dei dehors come elemento integrante e caratterizzante della Movida catalana, fattore aggiuntivo di identità ed attrattività di quella località. È il concetto di convivialità che abbiamo descritto nel nostro Manifesto “Il valore dei dehors”: una forma di vivere insieme che contrasta le solitudini e riconnette la città con alcune delle sue funzioni fondamentali. È un'opportunità per migliorare la qualità della vita di ogni fascia generazionale e sociale, offrendo spazi dove residenti e visitatori possono incontrarsi e socializzare, creando un senso di comunità anche quando si è seduti da soli".
Qual è il ruolo dei pubblici esercizi all'aperto nella percezione della sicurezza urbana? "I dehors sono un presidio di sicurezza perché rendono le città vive, vissute e animate. Ricordiamoci che i dehors non sono presenti solo nelle aree centrali delle città, a volte anche mal frequentate, ma anche nelle aree periferiche. Sapere che ci sono locali aperti anche all’esterno genera una percezione di sicurezza che è oggettiva. Le luci delle vetrine, i tavolini dei bar e le persone al lavoro di giorno e di notte fanno di questi spazi presidi di legalità e di sicurezza, anche grazie ai numerosi protocolli sottoscritti sui Territori con le locali istituzioni".
Nel vostro Manifesto si fa riferimento al valore dei dehors anche in termini di decoro urbano, in che modo? "Quando gli spazi esterni dei pubblici esercizi sono regolamentati, il privato può contribuire in modo organizzato all'estetica, al decoro, alla pulizia e al funzionamento dello spazio pubblico, promuovendo le regole di civile convivenza tra avventori e residenti. L'assenza di pubblici esercizi regolamentati porta inevitabilmente a ingovernabilità e a una regressione del valore economico immobiliare del territorio, sia nelle aree centrali che periferiche delle città. Solo una regolamentazione strutturata secondo una visione di sistema, infine, di cui questo provvedimento è il primo tassello, può portare al cambio di paradigma che Fipe da sempre promuove: sostituire il concetto di “occupazione di suolo pubblico” con quello di “progetto di spazio pubblico” in un’ottica di collaborazione tra Amministrazioni Comunali e Soprintendenze territoriali".