Bruxelles, 3 marzo 2023 - Rinviato a data da destinarsi il voto degli ambasciatori Ue sullo stop alla vendita di auto di di nuova immatricolazione a benzina o diesel. "Il Coreper (la riunione degli ambasciatori ndr) tornerà sulla questione a tempo debito", lo rende noto un portavoce della presidenza svedese dell'Ue. A pesare sulla decisione di rinvio, oltre al no dell'Italia e alle posizioni di fatto contrarie di Polonia e Bulgaria (sebbene Sofia a novembre si sia astenuta), è la posizione della Germania. Il punto è stato stralciato anche dal Consiglio Ue dei ministri dell'educazione, che il 7 marzo era chiamato alla mera ratifica formale dell'accordo. Il Parlamento europeo aveva già dato la sua approvazione finale il 14 febbraio scorso.
Fino al 24 febbraio, quando la presidenza svedese della Ue aveva indicato che l'adozione sarebbe passata (dopo una riunione finale del Coreper) come punto senza discussione nella riunione del Consiglio educazione martedì prossimo, il no polacco e l'astensione bulgara, che equivale a un no nel conteggio dei dissensi, non facevano presagire alcun problema. Poi è arrivato, quattro giorni dopo il no del governo italiano, sostanzialmente con le stesse motivazioni del ministro dei trasporti tedesco, il liberale Wissing, che aveva annunciato la frenata tedesca. Sostanzialmente si vuole lasciare la porta aperta alla possibilità di immatricolazione di nuovi auto e furgoni oltre il 2035 a patto che siano alimentati da carburanti sintetici, gli “e-fuel” (carburanti puliti).
Soddisfatta del rinvio la premier Giorgia Meloni: "ll rinvio, a data da destinarsi, del voto alla riunione degli ambasciatori Ue sul Regolamento che prevede lo stop dal 2035 alla vendita di auto nuove diesel e benzina è un successo italiano. La posizione del nostro governo è infatti chiara: una transizione sostenibile ed equa deve essere pianificata e condotta con attenzione, per evitare ripercussioni negative sotto l'aspetto produttivo e occupazionale. La decisione del Coreper di tornare sulla questione a tempo debito va esattamente nella direzione di neutralità tecnologica da noi indicata". Esulta la Lega di Matteo Salvini: "Rinviato a data da destinarsi il voto in Europa sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Un grande segnale arrivato anche grazie alla Lega - scrive Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, su Facebook -: è stata ascoltata la voce di milioni di italiani, e il nostro governo ha dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli internazionali, a difesa della nostra storia e del nostro lavoro. La strada è ancora lunga ma non ci svenderemo alla Cina. La Lega c'è".