Giovedì 21 Novembre 2024
EMILY POMPONI
Economia

Stipendi, quanto guadagnano i manager pubblici italiani

Amministratori, dirigenti e impiegati della Pubblica amministrazioni: tra limiti e deroghe sui compensi c’è qualche funzionario che guadagna di più dei dipendenti della Casa Bianca. Ecco quanto percepiscono

Gli stipendi dei manager pubblici in Italia

Gli stipendi dei manager pubblici in Italia

Roma, 7 agosto 2023 - Alcuni manager pubblici italiani godono di stipendi d’oro, su questo non c’è alcun cedolino da dover sventolare. Da anni si parla di come capi della polizia e manager pubblici nel nostro Paese prendano di più dei dipendenti della Casa Bianca. Oggi, con il decreto Asset presentato al Cdm - che vorrebbe far sforare il tetto massimo imposto sugli stipendi ai manager della società Pa istituita per la realizzazione del Ponte sullo Stretto -, tornano ad accendersi i riflettori sugli stipendi dei top manager italiani. Ma quanto guadagnano?

Manager pubblici italiani: quanto guadagnano

Stando all’ultimo rapporto semestrale Aran sulle retribuzioni contrattuali della dirigenza pubblica contrattualizzata (https://www.aranagenzia.it/attachments/article/12609/Rapporto%20semestrale%202_2022.pdf), lo stipendio fisso annuo lordo nella Pa è allineata con gli stipendi nel settore e privato. Un funzionario dei ministeri guadagna all’anno circa 32.800 euro, 29.900 euro per funzioni locali, mentre più elevata è la retribuzione fissa media di un funzionario delle agenzie fiscali, che va dai 35.300 euro fino a 41 mila euro annui. Ad ogni modo, questi dati raccontano solo una parte del reddito percepito dai manager. Infatti, tanti profili di alto livello superano e di tanto questi guadagni, al punto che la legge italiana ha dovuto introdurre nel 2016 delle soglie massime per rendere lo stipendio di un manager pubblico quantomeno inferiore a quello del Presidente della Repubblica (che ammonta a circa 240mila euro l’anno). Per fare un esempio, nel 2014 si parlava di stipendi annuali di oltre 300mila euro.

Perché i guadagni sono così alti?

Tale è stato lo stipendio di alcuni funzionari, che legge italiana dal 2016 ha fissato un limite massimo di 240mila euro sui compensi di amministratori, titolari e componenti degli organi di controllo, dirigenti e dipendenti della Pubblica amministrazione. Ad ogni modo, dall’introduzione della norma ad oggi - si veda il caso del Ponte dello Stretto -, ci sono state diverse eccezioni fatte sul tetto per alcuni manager di altissimo livello. Una delle ragioni sembra essere la concorrenza. Per deroghe sul tetto degli stipendi precedenti a quella attuale del Ponte sullo Stretto, si è spesso ricorsi alla giustificazione della concorrenza, per cui più è appetibile uno stipendio e più si attraggono profili professionali migliori. In altre parole, di fronte ad un’offerta poco concorrenziale, un top manager potrebbe non accettare l’incarico. Ma questa è solo una delle tante ipotesi con cui si cerca di spiegare l’alto salario. Ad ogni modo, c’è da considerare che queste proroghe coinvolgono soltanto una minoranza di manager pubblici e che molti altri dirigenti che occupano la prima fascia non raggiunge il limite imposto.

Stipendi dirigenti pubblici: fasce e limiti

Deroghe a parte, è la legge a stabilire i compensi massimi dei manager pubblici in Italia. Le società di prima fascia, ad esempio, possono guadagnare fino a un massimo di 240mila euro per grosse produzioni pari o superiori a duecento milioni di euro. Manager di seconda fascia, invece, vedono il tetto massimo 216mila euro; mentre società più piccole di quinta fascia fino a 120mila euro.