Sabato 21 Dicembre 2024
MONICA PIERACCINI
MONICA PIERACCINI
Economia

Stipendi, a ottobre 100 euro in più in busta paga: a chi spettano. Rimborso Irpef per le pensioni

Per effetto del taglio del cuneo fiscale salari in crescita: le simulazioni Inps. Sulle pensioni arriva il rimborso Irpef per chi è a credito

Stipendi, le simulazioni Inps

Roma, 21 settembre 2023 – Il taglio del cuneo fiscale fa aumentare lo stipendio dei lavoratori dipendenti. Ora sappiamo anche di quanto, grazie alle simulazioni Inps riferite al mese di ottobre 2023. I salari cresceranno mediamente di 100 euro e in un caso su quattro anche oltre. I pensionati, invece, potrebbero trovare come segno “+” il rimborso Irpef. Si tratta di coloro che hanno effettuato il 730 dopo il 30 giugno 2023 per i quali scatterà il conguaglio e, se sarà a credito, lo riceveranno nella pensione che sarà pagata il 2 ottobre (non il 1 ottobre, perché è domenica).

Stipendi più alti a ottobre, ecco perché

L'aumento dello stipendio di ottobre 2023 è dovuto al taglio del cuneo fiscale, deciso dal governo per contrastare la perdita del potere d'acquisto dovuta all'inflazione, e che ha già prodotto degli effetti nel 2022, con un recupero in busta paga dai 30 ai 40 euro mensili sui redditi medio-bassi. Lo scorso anno è infatti stato introdotto un esonero direttamente sulla quota contributiva a carico del lavoratore, quota aumentata fino al 7% dal 1 luglio al 31 dicembre 2023 per le retribuzioni che non superano i 1.923 euro mensili, cioè 25 mila euro l'anno, e al 6% per lavoratori con reddito fino a 35mila euro annui.

Le simulazioni Inps sono state prodotte sul mese di ottobre 2023 e certificano che si arriverà dunque ad un aumento di circa 100 euro dell’imponibile fiscale mensile, con il 25% dei lavoratori che arriverebbe a beneficiare anche di importi superiori ai 125 euro mensili e in qualche caso oltre i 150 euro. Per i lavoratori full time e che lavorano tutti i mesi, l’ammontare medio dell’esonero arriverebbe a 123 euro. “Si tratta di importi – si legge nel rapporto annuale Inps - assolutamente non trascurabili considerato che il valore medio mensile delle retribuzioni lorde è di circa 1.500 euro”. L'unica criticità – sulla quale il governo dovrà probabilmente lavorare – è il fatto che con il taglio al cuneo fiscale e al conseguente aumento dell'imponibile fiscale, sale l'Irpef e quindi saliranno le tasse da pagare.

Pensioni, quando verranno pagate e chi percepirà l'aumento

Per chi ha l'accredito su conto corrente bancario o postale, le pensioni relative al mese di settembre saranno pagate il 2 ottobre. Chi invece ancora ritira l'assegno pensionistico in contanti recandosi agli sportelli di Poste Italiane, è invitato dall'azienda a seguire il calendario che viene diffuso ogni mese e che per ottobre è il seguente:

  • Lunedì 2 ottobre: cognomi dalla lettera A alla B;
  • Martedì 3 ottobre: cognomi dalla lettera C alla D;
  • Mercoledì 4 ottobre: cognomi dalla lettera E alla K;
  • Giovedì 5 ottobre: cognomi dalla lettera L alla O;
  • Venerdì 6 ottobre: cognomi dalla lettera P alla R;
  • Sabato 7 ottobre (solo la mattina): cognomi dalla lettera S alla Z.

Per quanto riguarda gli eventuali aumenti, a beneficiarne saranno i pensionati che devono ricevere un rimborso Irpef per il 730 presentato dopo il 30 giugno, che troveranno sotto la voce “Saldo Irpef dich. cred. 2023”. Se però non sono a credito, ma a debito, al posto dell'aumento ci sarà una diminuzione. Quanto dovuto al fisco sarà infatti trattenuto nella pensione di questo mese ed eventualmente pagato a rate. Un'altra voce “+” nella pensione potrebbe essere quella relativa gli arretrati della quattordicesima, se ancora non sono stati corrisposti. Il cedolino della pensione può essere visualizzato direttamente sul sito www.inps.it, autenticandosi con Spid e poi accedendo alla sezione dedicata.