Roma, 19 dicembre 2023 – Sarà discusso al Senato nella seduta di mercoledì 20 dicembre il taglio del cuneo fiscale, che porterà a un aumento degli stipendi anche per il 2024. Per questo intervento sono stati stanziati circa 10 miliardi. Vediamo cosa cambia dal 1 gennaio 2024.
Cosa dice la legge di bilancio
Nel testo che approderà in Senato e, tra Natale e Capodanno, alla Camera, si legge che, “in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, al netto del rateo di tredicesima. L’esonero di cui al primo periodo è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale, a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, al netto del rateo di tredicesima”.
Su una busta paga di 1.000 euro al mese, l'aumento è di 635 euro l'anno
Semplificando quanto contenuto nel testo, si può dire che la quota di contributi a carico dei lavoratori dipendenti con reddito che non supera i 35mila euro, sarà ridotta del 6 o 7 per cento - l'aliquota è uguale di solito al 9,19% nel settore privato - secondo la fascia di reddito, per tutto il prossimo anno, mantenendo così gli stipendi più alti. Facendo una simulazione su una busta paga di 1.000 euro netti mensili, il lavoratore non pagherà più 91,90 euro di contributi al mese, ma solo 21,90 euro. L'aumento però non sarà di 70 euro, perché sale anche la fascia Irpef di riferimento e perciò l'aumento reale dello stipendio sarà un po' più di 50 euro mensili. In totale circa 635 euro l'anno, importo calcolato su dodici mensilità, in quanto lo sgravio contributivo non varrà sulla tredicesima.
Cosa cambia per chi ha figli
Oltre allo sgravio contributivo sugli stipendi, la manovra prevede alcune misure a favore di chi ha figli. La legge di bilancio rifinanzia il bonus asili nido, salito a 2.100 euro l'anno per il secondo figlio che nasce nel 2024. Inoltre, per i genitori con figli sotto i 6 anni il congedo parentale sarà di due mesi in più ed è prevista inoltre una decontribuzione per le lavoratrici dipendenti, escluse le colf, con due figli di età fino a 10 anni, che potrebbero così trovarsi in busta paga fino a 70 euro in più.